Zamorano è rimasto nei cuori dei tifosi dell’Inter così come l’Inter è rimasta nel suo. L’ex attaccante cileno ha partecipato al Q&A di “StarCasinò” su Instagram, rispondendo a molte domande sulla sua indimenticabile esperienza a Milano. Dall’amicizia con Ronaldo alla magica serata di Parigi, per finire con un consiglio su Vidal e Sanchez
EMOZIONI – Ivan Zamorano ricorda la sua esperienza all’Inter con grande passione: «Provo un’emozione grandissima, mi fa molto piacere che tanti giovani e bambini possono credere in una squadra e in un uomo in un determinato momento. Mi rende molto felice avere questa unione con i tifosi interisti. Quando uno arriva all’Inter non dimentica mai il tifoso perché è passionale, pieno di sentimento. Differente da altri tifosi. Anche la sofferenza è parte importante del tifoso interista, per quello per me è un onore avere portato quella maglietta. Ronaldo? Prima di tutto ricordo l’amicizia con Ronaldo e poi la nostra importanza di essere giocatori interisti».
INVENZIONE – Zamorano prosegue svelando la storia che c’è dietro la famosa maglietta 1+8: «Dopo il Mondiale del 1998 in Francia, ricordo che Ronaldo aveva terminato con poche motivazioni. Mi hanno chiamato Massimo Moratti e Sandro Mazzola per vedere se potevo dare il numero 9 a Ronaldo, per dargli allegria. Nel primo anno all’Inter giocavo con il 9, dopo quel Mondiale e quella conversazione con Mazzola ho chiesto se potevo avere due numeri che sommati possono fare 9 con un segno + in mezzo. Lui mi ha detto che non sapeva se fosse possibile. Gli ho chiesto di domandare a Moratti, Mazzola mi ha chiamato il giorno dopo e mi ha detto che era possibile. Il primo mese abbiamo messo lo scotch in mezzo all’1 e all’8, però dopo un mese mi è arrivata la maglietta con il segno + dallo sponsor dell’Inter. Per me è stata una reinvenzione di un numero che storicamente è stato mitico, è stata la maglietta più venduta. Mi è piaciuto dare il 9 a Ronaldo, perché lui era il Fenomeno, il numero uno al mondo».
RICORDI – Zamorano prosegue parlando della magica finale di Coppa UEFA a Parigi: «Per me l’Inter è un sentimento, è passione, è amore. Credo che il mio carattere mi avvicini molto alla storia dell’Inter: sofferenza e grinta. Cioè tutto quello che significa l’Inter per me. Sono stati cinque anni bellissimi, ogni volta che torno a Milano mi sembra di non essere mai andato via. Il ricordo della gente, di San Siro, di un club come l’Inter che per me è sempre nel cuore. La Coppa UEFA a Parigi? La serata più magica ed emozionate che ho vissuto con l’Inter. Quella serata a Parigi è stata magica. Per me e per tutti i tifosi dell’Inter è stato bellissimo. Se il giorno prima mi dicevano di fare un sogno su quella finale, non l’avrei mai sognata così bella come poi è stata. Essere protagonista di quella serata, segnando un gol importante all’inizio, veramente è una roba indimenticabile».
GRANDI NOMI – Per finire, Zamorano sogna un grande nome e dà un consiglio all’Inter: «Porterei subito Kylian Mbappé all’Inter, ha un futuro grandioso e ha tutta la qualità per essere un giocatore fantastico in Europa. E poi, se posso pensare a un cileno, rimango dell’idea che Arturo Vidal e Alexis Sanchez stanno benissimo lì e possono contribuire al progetto Inter. Io ho un bel ricordo di tutti i trofei vinti, sicuramente a livello di club il campionato con il Real Madrid è stato bellissimo. Poi la Coppa Uefa con l’Inter, è stato veramente fantastico».
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