Zaccheroni – ex allenatore dell’Inter -, intervistato dal sito di Gianluca Di Marzio, racconta il suo rapporto con il calcio. Da calciatore ad allenatore, ma con in mezzo un tradimento da tifoso a tinte nerazzurre
ALBERTO TIFOSO – La carriera da calciatore per Alberto Zaccheroni non è stata lunghissima, ma per motivi familiari: «C’era da guardare l’albergo di famiglia. Che mio padre chiamò Ambrosiana, il vecchio nome dell’Inter. Avrebbe voluto chiamarlo “Internazionale”, ma ne esisteva già uno a Cesenatico. Andavo a letto e pensavo solo nerazzurro. Conoscevo ogni cosa dell’Inter degli anni ‘60. […] Al Dall’Ara smisi di tifare Inter. Me ne accorsi perché non esultai al gol e festeggiai quello del Bologna».
ZAC ALLENATORE – Il “tradimento” dello Zaccheroni tifoso non gli ha comunque precluso un’occasione da traghettatore sulla panchina nerazzurra: «Non ho mai cercato sponde nella stampa. A volte l’ho pagato, soprattutto nel mio periodo all’Inter. Sono queste le cose che oggi farei fatica a gestire. Perché non credo di averne la pazienza».
Fonte: GianlucaDiMarzio.com – Claudio Giambene
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