Vittoria in tribunale per l’Inter nei confronti del suo ex difensore Yao. Ecco, secondo quanto fatto dal “Corriere dello Sport”, la ricostruzione del fatto e la doppia sentenza a favore del club
IL FATTO – “Dopo due anni e 5 pronunciamenti si è conclusa con un successo a favore del club la vicenda relativa a Yao, il difensore ivoriano che, mai utilizzato in prima squadra nel 2016-17, aveva chiesto di essere liberato dal contratto con l’Inter, impugnando l’articolo 15 del regolamento Fifa. Quest’ultima norma, evocata la scorsa estate in relazione ai possibili futuri scenari della vicenda Icardi, prevede che se un calciatore non disputa nella stagione almeno il 10% delle gare ufficiali, può liberarsi al termine del campionato per ‘giusta causa sportiva'”.
SENTENZA – “I Tribunali Fifa e ora anche il Tas di Losanna hanno però confermato che Yao non ne aveva diritto e lo ha condannato, in solido con il suo nuovo club (il Lugano), al pagamento dei danni all’Inter per quasi 500.000 euro“.
PAROLE – L’avvocato nerazzurro Angelo Capellini ha spiegato: «È importante che il giudice, non ravvisando in questo caso i presupposti della “Sporting Just Cause”, abbia identificato automaticamente la condotta del calciatore come “breach of contract” (art. 17 dei regolamenti Fifa, ndr). Questa sentenza sarà un monito: per chiedere di essere svincolato un giocatore dovrà stare attento che tali violazioni siano davvero esistite, altrimenti sarà costretto a risarcire il club dei danni causati».
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