Valentini: “La Lega Serie A se l’è cercata, ma merita più peso”
Antonello Valentini, ex dirigente della FIGC, è intervenuto ai microfoni di “Tutti Convocati” dove ha parlato dei suoi ricordi e dell’attuale situazione del calcio italiano
IL RICORDO DI ITALIA ’90 – Valentini parla del suo ricordo dei Mondiali di Italia ’90: «Era un grande Mondiale. Per quella maledetta partita con l’Argentina battibecco ancora con Zenga per quell’uscita con lui che continua a dire che non fece nessun errore (ride ndr). Ricordo il viaggio in pullman da Napoli verso Roma, sembrava un funerale. Poi la squadra ritrovò coraggio per vincere la finale del terzo posto, ma è ancora dura da digerire dopo 30 anni. La mia più grande delusione comunque è USA 94. Sacchi mi fece perdere 5 anni di vita. Quando sento parlare oggi delle obiezioni per giocare alle 16:30 ricordo che abbiamo giocato negli Stati Uniti all’ora di pranzo».
IL CALCIO DI OGGI – Valentini parla del calcio italiano di oggi all’indomani di un Consiglio Federale che ha messo la Lega Serie A all’angolo: «Ha vinto il principio del merito. La Lega Serie A se l’è andata a cercare. Dopo la decisione del 20 maggio di bocciare l’analoga richiesta della Serie C la strada era segnata. La Lega ha tentato la forzatura spinta da quei 3-4 presidenti che già avevano tentato di non far ripartire il campionato. Questo non potrà che dare una spinta a quel processo di indipendenza che la Lega insegue sul modello Premier. C’è anche da dire che il peso politico della Lega Serie A non ha senso, bisogna mettere mano alla legge che fissa percentuali e criteri».