Valenti: “Conte come Mazzarri all’Inter, ma nessuno gli riconosce i meriti”
Valenti – conduttore radiofonico e tifoso interista – a “Pressing Serie A” su Italia 1 difende l’Inter dalle critiche piovute nell’ultimo periodo, pur non risparmiando qualche meritata critica a Conte. Il paragone con Mazzarri riassume ciò che non va bene nell’avventura nerazzurra, comunque finora positiva
DIVERGENZE INTERNE – Per Giacomo “Ciccio” Valenti in casa nerazzurra si deve far giustamente chiarezza sulla direzione comune verso cui andare: «Le vittorie fanno sempre bene. In Italia c’è poca cultura dell’avversario. Prima abbiamo visto la fatica incredibile vista contro il Real Madrid per un errore di approccio, invece contro il Sassuolo la situazione è cambiata. Era un altro tipo di squadra, ma anche un avversario differente. Mi auguro che il punto più basso della stagione possa essere stato la sconfitta contro il Real Madrid. A me piace che Antonio Conte voglia fare quadrato intorno alla quadra, ma mi piacerebbe ci fosse anche un’unità di intenti anche con la società. L’Inter è capace di complicarsi le situazioni e le critiche ci stanno, ma c’è una severità eccessiva in più nel giudicarla rispetto ad altre squadre. Il Presidente Steven Zhang ha dato una mano precisa a Conte, ribadendogli non solo la fiducia sul presente ma anche in prospettiva futura».
PRO E CONTRO – Valenti trova pregi e difetti alla gestione del tecnico: «Se Conte fa il “fracassamaroni” a fine partita, i risultati sono quelli che si sono visti a Reggio Emilia. Ma serve anche un po’ di tranquillità. Christian Eriksen non è un punto di riferimento, farlo entrare all’85’ per due volte… Ci ho riflettuto, mi sembra una cosa molto difficile da difendere. Io a Conte critico il fatto di cercare sempre giustificazioni. L’approccio di Walter Mazzarri – che io adoravo a Livorno – con l’Inter è stato sbagliato in quello. Certo, è anche vero che la critica non ha dato merito alla stagione positiva dell’Inter di Conte l’anno scorso. L’anno scorso l’Inter ha fatto un’ottima stagione. Stefano Pioli all’Inter è stato bravo, ma c’è una notevole differenza con il suo cammino e quello di Conte. Ora bisogna abbassare i toni per spiegarsi con le persone giuste all’interno della società. Conte non è la persona più simpatica del mondo, ma contano i risultati: Antonio, vai e vinci! Il Milan ha già vinto lo scudetto (ride, ndr). Rosico perché è primo, ma l’Inter ora è seconda! Giochiamocela fino alla fine…».