Vaciago: «Restituiamo le curve ai tifosi. No criminalità organizzata»
La criminalità organizzata si è insinuata nel mondo del calcio attraverso le curve. Il caso degli ultrà dell’Inter torna a far parlare del problema, Guido Vaciago lancia l’allarme su Tuttosport.
ALLARME – Guido Vaciago scrive con amarezza: «Che la malavita organizzata si sia infiltrata nelle curve degli stadi italiani non è un segreto. A ricordarci fino a che punto ci sia riuscita ce lo ricordano allarmanti fatti di cronaca come quello accaduto ieri a Cernusco sul Naviglio. E se un assassinio ci sbatte violentemente in faccia la gravità del problema, non deve prevalere la smania per la soluzione facile. La demonizzazione del tifo organizzato, per esempio, è una specialità di quella, ahimè molto praticata, disciplina che è generalizzare senza sapere né capire. Ci sono miriadi di esempi che dimostrano come nelle curve si trovino passione sana, colore (indispensabile allo spettacolo calcistico) e, all’occorrenza, anche grande capacità di mobilitare la solidarietà umana. Purtroppo nelle curve e, soprattutto, intorno alle curve si possono anche guadagnare abbastanza soldi da ingolosire la criminalità che ci è entrata, un passo alla volta fino a prendersene pezzi importanti. E, a quel punto, non è una questione di colori o di città, ma di delinquenza, travestita spesso neanche troppo bene da tifo».
Il problema ultrà-criminalità organizzata in Italia
PROBLEMA – Vaciago ha continuato: «Il mondo del calcio lo sa da anni e da anni fa finta di niente (vi ricordate come rimbombò nel vuoto il grido d’allarme di Capello di quindici anni fa?), perché non solo è un problema molto complesso, ma anche rischioso da affrontare e non si intravedono eroi all’orizzonte dove sta tramontando il nostro pallone. Eppure, nel 2016, un’inchiesta della Procura di Torino (denominata Alto Piemonte) diede vita un altro filone (Last Banner) che scoperchiò le infiltrazioni della Ndrangheta nella curva della Juventus. Fu un’inchiesta molto rumorosa in cui la posizione della società non sempre venne chiaramente raccontata quale era, cioè parte lesa. Ci furono anzi infanganti tentativi per dimostrare connivenza (con tanto di intercettazioni travisate davanti alla Commissione Antimafia). Così come è stato sempre sottoraccontato la collaborazione della dirigenza a smantellare la rete criminale, con denunce e costituzione di parte civile. La Juventus ha pagato quella scelta con l’azzeramento della curva e del tifo organizzato per anni, ma non l’ha mai rinnegata. Anche Claudio Lotito ha avuto, in passato, il coraggio di affrontare il tema. Ma ci fermiamo qui. Siamo appesi alla speranza che si trovi il coraggio di restituire le curve ai tifosi, per il bene del calcio e anche delle città»