Tardelli: “Serie A a porte chiuse? Non salverà niente! Spero in un’idea”
Tardelli attacca. Secondo l’ex centrocampista e allenatore dell’Inter, collegato con “La Domenica Sportiva” su Rai 2, giocare la Serie A a porte chiuse non eviterebbe certo il rischio di contagi da Coronavirus. Per lui è necessario trovare delle idee concrete per ripartire.
RIPRESA COMPLICATA – Così Marco Tardelli sulla Serie A: «Sicuramente le porte chiuse non salveranno niente. Bisogna stare attenti a questa cosa: se qualcuno dovesse ammalarsi sarebbe molto difficile. Prima di ricominciare bisogna mettersi d’accordo, ma come fanno le società? C’è una parte che vuole finire il campionato e un’altra che non vuole. È molto difficile questa cosa, credo che la scienza debba essere la prima a dire di ricominciare. Io non ho ancora visto delle proposte su come ricominciare, l’unica che mi sembra si possa cavalcare è quella di Gianni Infantino dell’anno solare, in modo da mettersi in linea coi Mondiali del 2022. Tutti vogliamo che il calcio riinizi, ma deve riiniziare in sicurezza: non è una fabbrica, dove ci sono vari spazi e si possono stare più attenti. Nel calcio c’è contatto, c’è sudore, ci sono persone che andranno fuori dallo stadio anche a porte chiuse, come a Parigi (per PSG-Borussia Dortmund, ndr). Io mi auguro che qualcuno si illumini e trovi un’idea fantastica».