Stendardo, ex difensore e ora avvocato, ha parlato a “Sportitalia Mercato” della ripresa della Serie A. Secondo lui l’OK condizionato dato in giornata al protocollo sanitario di garanzia nasconderebbe più insidie che facilitazioni.
OCCHIO AL RISCHIO – Guglielmo Stendardo non è certo che la Serie A possa riprendere: «Il problema è la tutela della salute, quindi il protocollo innanzitutto. Diventa l’arbitro di quella che poi sarà la decisione del Governo. Io credo, come ex calciatore e non solo, che ci sia assolutamente la voglia di ripartire. Ovviamente per ripartire noi dobbiamo tutelare non soltanto i calciatori, ma anche tutti quelli che ruotano intorno. Quella di oggi è una decisione che renderà sicuramente più difficile la ripresa della Serie A, perché i rebus riguardavano soprattutto i tamponi e una positività qualora il campionato dovesse riprendere. Invece, in questo momento, è difficile. Sappiamo che il calcio ha un ruolo sociale ed economico: è un’industria fra le più grandi del nostro paese, genera cinque miliardi e bisogna cercare di riprendere. Io mi auguro che nei prossimi tempi ci siano meno dibattiti, perché è ora di decidere. Credo che il calcio, come industria, abbia assolutamente bisogno di avere risposte in breve tempo, anche per organizzare il proprio futuro».
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