Serafini: “Inter, colpa di Moratti! Acquisti mediocri, che progetto è? Modric…”
Luca Serafini – giornalista di “Milan TV” -, ospite negli studi di “Monday Night” su Sportitalia, analizza brillantemente i problemi dell’Inter, che oggi paga ancora una cattiva gestione precedente, accomunando i percorsi fatti da Moratti e Berlusconi, inoltre sottolinea le scelte errate sul mercato
CONGEDO MORATTI – L’analisi di Luca Serafini parte dalla storia ormai meno recente: «L’Inter non può trascurare lo scenario generale, perché le grandi colpe di questa situazione sono di Massimo Moratti, come per il Milan con Silvio Berlusconi. Il congedo di Moratti dall’Inter è stato catastrofico sia nella qualità tecnica lasciata in rosa sia nel passaggio del testimone. L’Inter dopo Walter Sabatini ha nominato Beppe Marotta come nuovo Amministratore Delegato Sport a Natale, quindi il percorso di crescita di fatto ricomincia. Ed è un processo di crescita lento, tra l’altro l’Inter non distingue più i grandi giocatori da quelli mediocri: di Radja Nainggolan tutto il mondo sapeva che la sua parabola era in discesa e c’era anche qualche altro problemino…».
ERRORI MERCATO – Serafini sottolinea la situazione poco qualitativa creatasi in rosa: «L’interista, quando deve individuare il problema, parla di Mauro Icardi, che è l’unico fuoriclasse che c’è nella sua rosa: deve fare la manovra? Fagli fare gol, poi magari partecipa pure alla manovra! La società all’Inter non c’è, arrivi a gennaio con Roberto Gagliardini, Antonio Candreva e Ivan Perisic che vogliono andare via, oltre alla situazione legata al rinnovo di Icardi. Eravamo abituati a un altro tipo di società… Se l’Inter riparte da Rodrigo de Paul dopo aver trattato Luka Modric, è punto e a capo. L’Inter non è ancora attrezzata per competere con la Juventus, deve rinnovarsi: ha in rosa Danilo D’Ambrosio, Gagliardini, Matias Vecino, Borja Valero, lo stesso Perisic e via dicendo, tutti da da cambiare subito, Kwadwo Asamoah tra due anni e via dicendo».
PROGETTO CAOTICO – Secondo Serafini la poca chiarezza del progetto tecnico nerazzurro, e quindi degli obiettivi fissati, è tra i principali problemi recenti: «Oggi l’Inter hai i due centrali difensivi (Stefan de Vrij e Milan Skriniar, ndr) tra i più forti in Italia, probabilmente i più forti dopo Leonardo Bonucci e Giorgio Chielini della Juventus, ha Joao Miranda e prende Diego Godin che va per i trentatré anni: a parametro zero è un’opportunità sì ed è un pallino di Marotta, ma non mi sembra una priorità dell’Inter investire in quel reparto. In estate va via Miranda? Va benissimo, ma comunque non si capisce il progetto dell’Inter, mentre quello di Roma e Napoli è chiaro: il presidente giallorosso James Pallotta compra a uno e vende a quattro, mentre quello degli azzurri Aurelio De Laurentiis vuole fare soldi con il calcio e in estate rinnovando ripartirà da zero proprio come Inter e Milan…».
BEFFA ZANIOLO – A differenza dell’opinione generale, Serafini sostiene che la trattativa conclusa in estate con la Roma sia “giustificata” per il risparmio legato ai cartellini ceduti, anche perché l’esplosione del centrocampista classe ’99 era tutt’altro che pronosticabile: «L’Inter negli ultimi tre anni ha avuto problemi amministrativi con la UEFA a causa del Fair Play Finanziario, ma li ha brillantemente superati – finché si può acclarare dalla legge – prendendo i migliori talenti a livello giovanile per vincere tutto e poi rivenderli facendo plusvalenza, la scorsa estate ben 45 milioni di euro. Nicolò Zaniolo e Davide Santon vanno alla Roma con 24 milioni per arrivare a Nainggolan, ma diciamoci la verità: Zaniolo è sbocciato a sorpresa, la Roma non pensava di aver preso un giocatore simile e Roberto Mancini l’ha convocato nella Nazionale Italiana tanto per…».