Serafini: “Conte minacciò Inter in estate, ora è beatificazione. Ma la Juventus…”
Serafini – giornalista di “Milan TV” -, ospite negli studi di “Monday Night” su Sportitalia, elenca i motivo per cui la Juventus è nettamente superiore all’Inter. Allo stesso tempo, rivelando un retroscena estivo, elogia Conte per il lavoro fatto finora a Milano
JUVENTUS SUPERIORE – Il punto in classifica che c’è in questo momento quasi stupisce Luca Serafini: «Già adesso la differenza tra l’Inter e la Juventus è abissale, negli undici di partenza. Basti pensare a Marcelo Brozovic da una parte e Miralem Pjanic dall’altra. In attacco Romelu Lukaku tiene testa al trio della Juventus formato da Cristiano Ronaldo, Paulo Dybala e Gonzalo Higuain, ma non sono all’altezza della situazione né lui né Lautaro Martinez. A centrocampo l’Inter ha due giovani di belle speranze come Nicolò Barella e Stefano Sensi, ma la Juventus lascia fuori giocatori come Aaron Ramsey e Adrien Rabiot che sarebbero titolari ovunque».
RISORSA CONTE – Serafini sostiene che il vero segreto nerazzurro sia in panchina: «L’Inter è sempre stata una squadra che gioca sui nervi. Quando le cose vanno male diventa isteria, ma quando vanno bene vince all’ultimo minuto in rimonta. E Antonio Conte è la beatificazione di ciò, a lui devi tutti i punti sporchi ottenuti in una stagione. Con Conte fai punti anziché mollare, è un eufemismo banale. Poi si può permettere piagnistei, attacchi e via dicendo, ma questo è Conte ed è la sua forza. Spreme i suoi giocatori come dei limoni, ma con lui alla fine sanno di aver fatto il massimo».
MINACCIA ESTIVA – La fermezza del tecnico interista si evince da un episodio raccontato da Serafini: «Anche all’Inter in qualche misura c’è chi dice di no a certi investimenti, ma dietro c’è uno che è più forte di tutto, infatti Conte in estate un giorno ha detto: “Se non prendete Lukaku, io me ne vado”. Ed era molto arrabbiato del fatto che l’Inter avesse lasciato lì ferma quell’operazione e della questione legata a Mauro Icardi. Quando ti sposi con uno come Conte che non guarda in faccio nessuno, nemmeno Andrea Agnelli, ti metti in casa gente che fa la differenza. Eccome! L’attacco dell’Inter è solo Lukaku e Lautaro Martinez, ma ha 10 punti più del Napoli (precisamente 14, ndr)».