Sconcerti: «Superlega? Prepotenza. Juventus dove va? Storia non mente»
Mario Sconcerti, noto giornalista del “Corriere della Sera”, ha commentato la nascita della Superlega (QUI format e regolamento) e le conseguenze per i club italiani, Inter, Juventus e Milan, che hanno aderito
TERREMOTO – L’annuncio della nascita della Superlega sta sconvolgendo il mondo del calcio e continuerà a far discutere nei prossimi giorni. Inter, Milan e Juventus, i tre club italiani coinvolti, hanno già chiarito la loro posizione nella assemblea di Lega Serie A odierna (vedi articolo). Ma il conflitto politico è appena cominciato. Il giornalista Mario Sconcerti ha commentato così la decisione dei 12 club capeggiati da Andrea Agnelli: «Personalmente credo che ognuno debba fare quello che crede. Ma le grandi partite hanno bisogno di sentimento e spettatori. Per questo motivo io non guarderò questo torneo, mi interessa davvero poco e credo che ci siano altri milioni di persone che la pensano così. Alla Champions League possono sperare tutti di arrivarci. Ma un torneo con poche squadre scelte in questo modo, perché sono più ricche, è una prepotenza. Così sei più ricco e in modo indebito, perché non hai battuto tutti ma partecipi ad un torneo per pochi. Per me sbagliano i conti, perché ci saranno molti rifiuti. La Juventus, ad esempio, dove può arrivare ora in una Superlega? I numeri non mentono, la storia non mente. L’ultimo trionfo è ai rigori nel 1996 e sappiamo il cammino negli ultimi anni in Champions League. Si divertiranno i tifosi della Juventus a inseguire i migliori per i prossimi dieci anni? Io non credo».