Sconcerti: «Lukaku? Offerta Chelsea all’Inter perché ha accordo. Molto seria»
Sconcerti è dell’idea che Lukaku e il Chelsea abbiano un accordo, e quindi per completare l’operazione manchi solo il sì dell’Inter. Il giornalista ne ha parlato a “Stadio Aperto” su “TMW Radio”.
IL GIRO – Mario Sconcerti analizza le voci su Romelu Lukaku al Chelsea: «Io credo una cosa. Questa cosa è molto importante per il mercato: era una mossa attesa, proprio dell’estate, questa dei centravanti. Questo si riallaccia allo spostamento di Harry Kane, e probabilmente di altri grandi centravanti. C’è una cosa secondo me molto chiara: io non sono uno che fa mercato, però sono un buon lettore di giornali e di web. La settimana scorsa il figlio di Roman Abramovich, quindi uno con le azioni in mano, è venuto a Milano e ha parlato con Lukaku. Questo si è detto e scritto. Se un dirigente estremamente qualificato fa una visita ufficiale a un giocatore di un’altra squadra intanto non lo può fare, ma se lo fa vuol dire che l’altra squadra è stata informata».
TUTTO FATTO? – Sconcerti è sicuro che Lukaku abbia accettato: «Se dopo aver fatto due-tre giorni di trattativa diretta col giocatore questa squadra, cioè il Chelsea, fa un’offerta all’Inter è chiaro che ha già l’accordo con Lukaku. Altrimenti, finché non hai l’accordo col giocatore, è inutile che fai l’offerta all’Inter. Quindi ho l’impressione che questa sia un’offerta molto seria, che l’Inter stia prendendo in considerazione molto seriamente. Che ci sia una serietà di fondo lo fa capire la logica delle varie fasi delle trattative».
QUALI SOSTITUTI? – Per Sconcerti possono essere Dusan Vlahovic o Duvan Zapata i rimpiazzi di Lukaku: «Certamente sì. Secondo me tra Vlahovic e Zapata sono due grandi giocatori, ma uno ha vent’anni e l’altro ne ha trenta. Ho scritto che Lukaku e Vlahovic sarebbero stati i centravanti di Chelsea e Inter, ma non sapevo in quale ordine. Certo che dovrà essere sostituito: sceglieranno quello che possono prendere, e che è più facile prendere. Ma è una notizia che mette in moto tutto il grande mercato».
L’ALTRA USCITA – Per Sconcerti l’addio di Antonio Conte è legato a questa situazione: «Da un punto di vista tecnico certamente era stato informato. Non c’è dubbio che Conte abbia tratto le sue conclusioni, abbia avuto anche delle buone ragioni per trarle. Altra cosa è l’aspetto morale, perché comunque sia un grande allenatore credo che possa anche accettare il ridimensionamento necessario di una società. Qui non si mette in tasca i soldi Suning, poi il fatto che uno chieda una buonuscita per rompere un contratto mi sembra eccessivo».