Sconcerti analizza quanto successo nel turno infrasettimanale in vetta alla classifica di Serie A. Il noto giornalista sportivo, nella rubrica “Un cappuccino con Sconcerti” per il portale CalcioMercato.com, spiega cosa penalizza il Napoli rispetto all’Inter e alle altre big
CAMBI DECISIVI – Le rotazioni fanno la differenza, parola di Mario Sconcerti: «Capiremo contro l’Atalanta il significato tecnico e atletico del crollo finale del Napoli. Una squadra con la sua capacità di tenere palla, abituata ormai a grandi partite, può nella mischia prendere un gol, mai perderne due di vantaggio. In realtà il Napoli sta pagando una stagione molto bella e molto stressante. Non ha una rosa all’altezza del suo gioco. Pensavo si fosse riposata domenica con la Lazio. Dopo un quarto d’ora la partita era chiusa. Da lì in avanti il Napoli ha dato spettacolo dentro una gara virtuale. Deve averlo pensato anche Luciano Spalletti, che è stato l’unico tecnico tra le prime quattro in classifica a far giocare la stessa squadra di tre giorni prima. Simone Inzaghi contro lo Spezia ha mandato una squadra base con quattro cambi rispetto al turno precedente e un’impostazione quasi sperimentale. Il Milan ha fatto sei cambi sui dieci in campo. L’Atalanta sette. Sono diciassette cambi a zero! Il dubbio sia stato un eccesso è molto più di un’idea. Non so nemmeno quanto siano occasionali i tre infortuni capitati. La squadra ha dato sempre molto. Adesso è tempo di aiutarla». Questo il pensiero di Sconcerti dopo le prime partite dell’ultimo turno infrasettimanale in Serie A (vedi classifica).
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