Sconcerti: «Inter deve essere migliorata per diventare squadra europea»
Mario Sconcerti ha parlato dell’Inter dopo la conquista aritmetica dello scudetto arrivata a seguito del pareggio tra Sassuolo e Atalanta.
DIFESA – Queste le parole ai microfoni di “TMW Radio” nel corso della trasmissione “Maracanà Show” da parte di Mario Sconcerti su chi abbia inciso di più per la vittoria dello scudetto dell’Inter oltre Antonio Conte. «Credo Lukaku, Barella e De Vrij, con una menzione particolare per Lautaro, che è cresciuto molto nella fase decisiva del campionato. E’ diventato molto vicino a un fuoriclasse. L’Inter ha cominciato sbandando in difesa, quando sono mancati alcuni elementi chiave. Una svolta c’è stata a Bergamo contro l’Atalanta, quando per la prima volta sono finiti gli affanni di tutti quando sono rientrati Bastoni e De Vrij e si è formato il reparto con Skriniar. E’ stata con la costruzione della difesa che si è cominciata a vedere la squadra da Scudetto. E’ un titolo diverso, perché arriva dopo nove anni di Juventus ed è curioso che a metterne fine al ciclo sia quello che lo ha iniziato. Sicuramente è una squadra completa, cosa che non si può dire di tutti gli altri. Era l’unica pronta ad aspettare la fine della Juventus. Non c’è stato campionato praticamente».
CONTE – Sconcerti su Conte, se sia lui l’uomo che ha inciso di più. «E’ quello che l’ha fatta. Marotta? Ha meriti anche lui, lo considero il dirigente più bravo. C’è stato un momento tra febbraio e marzo decisivo, quando i dirigenti hanno preso il Covid ed era da mesi che mancava anche la proprietà. E in quel momento è rimasto solo Conte, che è diventato non solo il tecnico ma anche la società. Ed è lì che l’Inter ha fatto l’ultimo gradino».
MIGLIORAMENTI – Sconcerti prosegue. «Se l’Inter possa essere migliorata? Sì, questo è un inizio e lo sa anche Conte. Devi confermare certe cose anche in Europa. L’Italia è un cortile che non basta alle grandi squadre. Per diventare una squadra europea deve essere migliorata. Serve un giocatore di fantasia che dia certe qualità alla squadra e che aiuti Brozovic ad avere sempre il dovere di costruire dal basso. E poi serve un esterno di sinistra e un quarto attaccante».
ERIKSEN – Sconcerti sulla possibile vittoria di Conte ha vinto anche nell’utilizzo di Christian Eriksen. «Conte ha vinto su tutto. Io credo che Eriksen doveva essere così ma ancora non basta. Si è lavorato su Eriksen quando si è capito che non ci si poteva affidare a Vidal. Uno dei grandi meriti dello staff di Conte è quello di aver portato avanti per molto tempo gli stessi 14-15 giocatori, per via di diverse defezioni».