Sconcerti: «Inter? Basta obiettivo quarto posto! In Europa solo Juventus»
Mario Sconcerti, noto giornalista del “Corriere della Sera”, ha commentato il momento storico dell’Inter, e più in generale delle squadre italiane, in ottica europea. Queste le sue dichiarazioni, ai microfoni di “TMW Radio”
VOLARE BASSO – Mario Sconcerti ha avuto un piccolo sfogo sulle condizioni deficitarie del calcio italiano, rispetto agli altri campionato europei, ai microfoni di “TMW Radio”. Il noto giornalista ha colto l’occasione della partita tra Atalanta e Real Madrid per un’analisi più ampia: «Per estrema sincerità, devo dire che da italiano non mi sento attaccato all’Atalanta. Auguri, ma la storia è un’altra questione. Questa storia che si deve sempre soffrire, mi appartiene poco. Poi dico che ce la siamo cercata questa difficoltà in campo internazionale. Sono anni che non si costruiscono squadre da scudetto. Ma col semplice obiettivo di arrivare quarti, coperti dalla Juventus per nove anni. In questo c’è stata un’accelerazione dell’Inter, ma se consideriamo i quarti posti come scopi della stagione, non possiamo stupirci. Le squadre vanno costruite per vincere. Anche perché certi obiettivi non possono bastare per le grandi squadre. Abbiamo costruito un calcio dove non conta più vincere, ma solamente i soldi per la Champions League».
SCARSE AMBIZIONI – Ma come si fa ad uscire da questo equivoco? Mario Sconcerti prova a fornire una risposta: «Con la competenza. Vero che c’è la crisi economica, ma oggi nel calcio si può vedere di tutto. Se devi prendere un giocatore a zero e pagare 20 milioni di intermediazioni, è un calcio farabutto. Serve saper fare da soli. Inter troppo indietro in Europa? Andrebbe vista ora, perché non è la squadra di inizio stagione, quella eliminata dal Borussia Monchengladbach. Insisto tanto su questa storia del quarto posto, e sono l’unico in Italia per cui magari sbaglio io, ma per me è una questione fondamentale. Non sento nessuno dire che il quarto posto è un danno».