Sconcerti: «L’Inter ha avuto anche privilegi dal mercato. Correa massimo 8 gol»
Sconcerti valuta l’Inter a poco meno di quarantotto ore dalla fine del mercato. Il giornalista, in collegamento con “Pressing” su Rete 4, elogia Correa nonostante i suoi numeri negli scorsi anni non siano stati quelli di un bomber.
SQUADRA CAMBIATA – Mario Sconcerti è dell’idea che bisogna lasciare alle spalle chi è andato via: «Io credo sia giusto dimenticare chi va via, chi non c’è più. Qui non si parla di amori immortali, è giusto ricordare che l’Inter di adesso è discretamente figlia dell’Inter di Antonio Conte. Mi sembra un po’ autodistruttivo mettere un muro tra noi e un passato che è appena ieri. Detto questo ricorderei che la società ha fatto un gran lavoro, ma che ha incassato più soldi di tutti: fra Romelu Lukaku e Achraf Hakimi ha preso quasi duecento milioni. L’Inter ha avuto anche dei privilegi in questo mercato: ha potuto scegliere, ha potuto partire dall’alto. Joaquin Correa è un giocatore che era ovviamente destinato all’Inter: c’era un ostacolo da passare, che era la testardaggine di Claudio Lotito. Edin Dzeko è un giocatore a costo zero, che fra un anno probabilmente dovrà sostituire spendendo tanti soldi. Correa, Lautaro Martinez e Dzeko sono il miglior attacco del campionato, perché sono tre giocatori estremamente diversi. Non aspettatevi due gol a partita da Correa, perché al massimo ne ha fatti otto, però è un gran giocatore perché è un trequartista di un metro e novanta».