Sconcerti: “Conte schiavo dei suoi 45 milioni d’ingaggio. Il Covid…”
Mario Sconcerti ha parlato di come è cambiato il mondo del calcio e dei contratti dei tesserati, come quello di Antonio Conte, allenatore dell’Inter, dopo la crisi economica dovuta alla pandemia da Covid
CONTRATTI – Queste le parole di Mario Sconcerti partendo dagli ingaggi. «Queste La Juve si sta accorgendo delle pessime abitudini dei grandi, imprigionare cioè i giocatori con ingaggi che nessun altro pagherebbe mai. Per esempio Khedira, Douglas Costa, Rugani, Bernardeschi, ma si può parlare anche di Rabiot, Eriksen, Sanchez, Nainggolan e naturalmente Conte, che può agitarsi quanto vuole ma è schiavo dei suoi 45 milioni d’ingaggio. Si possono pagare ingaggi eccellenti ormai solo a pochi giocatori al mondo».
COVID – Sconcerti sull’impatto del Coronavirus sul calcio. «Il Covid ha svalutato il prezzo medio del 35% e gli ingaggi si sono dimezzati. Cavani a costo zero è un’estate intera che cerca una società capace di dargli i suoi 10 milioni d’ingaggio. Non ci sono notizie sui 7.5 di Mandzukic. E’ l’ebrezza del costo zero. Tu prendi il giocatore libero e puoi dargli un grande ingaggio. Ma appena non ti serve più, anche dopo un mese (succede!) è un macigno d’oro».
ALLENATORI – Sconcerti sui tecnici. «Così gli allenatori. Sono fuori i migliori, Allegri, Sarri, Spalletti, tutti pagati per contratti da cui sono stati esonerati molto prima del tempo. E’ ora di tornare alla realtà, pagare solo per quel che si lavora. Accorciare i contratti. I soldi sono di tutti e non ne abbiamo più. Impariamo almeno a spenderli meglio».
Fonte: Mario Sconcerti – Calciomercato.com