Sconcerti: “Calcio come in quella barzelletta su San Pietro. Se ti ammali…”
Intervenuto all’interno della rubrica a lui riservata su “Calciomercato.com”, Mario Sconcerti ha parlato del calcio di oggi partendo da una barzelletta
PECCATO – Queste le parole di Mario Sconcerti sul momento che sta vivendo il calcio di oggi nel corso dell’emergenza Coronavirus. «Quando ero molto giovane e abbastanza interessato all’argomento, circolava in Toscana una barzelletta semplice sulla masturbazione. Era ancora l’epoca del peccato mortale, dell’inferno e della cecità. Ve l’ho detto, tanto tempo fa! Insomma San Pietro esce da una grande nuvola bianca, dentro alla quale si era svolto il giudizio universale. Quello che oggi si potrebbe definire il Comitato tecnico-scientifico. Sotto di lui il mondo, milioni e milioni di persone silenziose e atterrite come davanti a un calcio di rigore. “Mi dicono – comincia San Pietro mentre si alza il mormorio del mondo -, mi dicono…”, altra pausa e prime proteste. “Che dicono, che dicono?”, chiedono tutti. “Mi dicono che la masturbazione non conta più!”. E dal mondo si alzò un boato di entusiasmo immenso. L’ho presa un po’ alla lontana, ma le decisioni del calcio di oggi mi sembrano la stessa cosa. Più niente è peccato e se ti ammali, sei solo uno che ha sbagliato il posto. È la vecchia saggezza dell’universo, teniamone conto».