Scaroni: “Stadio Meazza non più da Inter e Milan. Riqualificare San Siro…”
Paolo Scaroni, presidente del Milan, è intervenuto nella conferenza stampa di presentazione dei due progetti per il nuovo stadio del quartiere San Siro, che sostituirebbe il Giuseppe Meazza (vedi articolo). Da parte sua, così come dell’Inter, la volontà di un netto taglio con il passato.
SVOLTA PER INTER E MILAN, MA NON SOLO – Paolo Scaroni, presidente del Milan, dà la sua versione: «Al nostro progetto ci abbiamo lavorato per più di un anno e l’abbiamo presentato in comune qualche mese fa. Voglio soltanto dire due cose: la prima è che lo Stadio Meazza, così com’è, non è più uno stadio per due squadre che hanno l’ambizione, e anche il dovere, di giocare da primi attori nel calcio europeo e mondiale. Il Meazza così com’è non va più bene, d’altra parte se guardiamo gli stadi delle altre squadre in Europa sono un’altra cosa. Il nostro Meazza lo amiamo tantissimo, ma ha fatto il suo tempo. Seconda cosa: ci sembra che per la città di Milano cogliere l’occasione di un altro stadio a Milano sia un occasione per riqualificare San Siro, che si anima per le partite tre ore alla settimana, ma poi è una specie di deserto in cui non c’è nulla, salvo un grande piazzale d’asfalto con in mezzo il nostro amato Meazza. Dobbiamo avere l’occasione per procedere sulla strada del moderno e del nuovo, di un quartiere che viva trecentosessantacinque giorni all’anno e non solo durante le partite».
IL CAMBIO – Scaroni fa sapere come Inter e Milan vogliano rinnovare lo stadio: «Il nostro investimento, da un miliardo e duecento milioni di euro, prevede uno stadio modernissimo. Il meglio che c’è al mondo, dal punto di vista funzionale ed estetico, con al fianco un nuovo distretto funzionale dove la città potrà vivere lo stadio di San Siro tutto l’anno, con ampi spazi verdi. Questo progetto si è sviluppato nel tempo, con la collaborazione del Politecnico di Milano. I vantaggi della nostra proposta sono che Inter e Milan faranno un progetto più verde, rispetto al San Siro di oggi, più sostenibile da tutti i punti di vista, a cominciare da quello ambientale. Finalmente, e questo mi sembra fondamentale, con un minor impatto visivo e acustico. Visivo perché sarà più basso, oggi San Siro è alto sessantotto metri e i progetti sono di poco più di trenta metri. Quello che a me piace molto è l’aspetto acustico, per dare un’idea il nuovo stadio avrà un impatto su via Tesio del 60% minore, perché sarà chiuso mentre oggi San Siro è aperto. Più ambientalmente amico di chi abita della zona, minore emissione di Co2 ed ecosostenibile».