Matteo Salvini ha parlato a margine del vertice organizzato a Roma presso la “Scuola Superiore di Polizia”, che ha coinvolto i massimi esponenti del calcio italiano: il Ministro dell’interno torna sugli spiacevoli eventi che hanno macchiato la partita tra Inter e Napoli e spiega in che modo intende combattere la violenza fuori e dentro gli stadi. Di seguito le sue dichiarazioni, riportate da “Tutto Mercato Web”
CHI SBAGLIA PAGA – «L’obiettivo del tavolo di oggi è di eliminare la violenza, dentro e fuori gli stadi, e useremo ogni mezzo per riuscirci. Il calcio è emozione, gioia, passione ed educazione. Vogliamo tornare a riorganizzare la trasferte collettive. Sono più facilmente controllabili mille tifosi su un treno che cento macchine che entrano in città. Bisogna responsabilizzare i tifosi e fare capire loro che chi sbaglia paga. Chi sbaglia da tesserato deve pagare il doppio, gli allenatori e i giocatori hanno più responsabilità. L’errore è mettere tutti sullo stesso piano».
SULLA SOSPENSIONE DELLE PARTITE – «È molto scivoloso il tema della sospensione delle partite in caso di cori, rischiamo di mettere in mano a pochi il destino di tanti. D’accordo a non sospendere Inter–Napoli, ci sarebbero stati tanti problemi fuori. Lavoriamo per gli stadi di proprietà con camere di sicurezza, che permettono di individuare subito i colpevoli. Come in altri paesi gli steward devono avere più potere».
SUI CORI RAZZISTI – «Spero non si ripetano episodi simili. Non confondiamo il razzismo che va condannato con il bello del calcio che è anche rivalità di quartiere. Chiudere gli stadi o sospendere le partite è una sconfitta del calcio».
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