Sacchi: «Inter-Juventus poteva finire in goleada! Conte migliorerà ancora»
Al termine di Inter-Juventus, Arrigo Sacchi analizza la partita vinta 2-0 dai nerazzurri. Una prova che esalta il club di Antonio Conte. Ecco le parole dell’ex allenatore durante “La Domenica Sportiva”.
MERITO – Dopo il 2-0 di Inter-Juventus, Arrigo Sacchi non dubbi sulla vittoria nerazzurra: «Bisogna dire che l’Inter ha vinto con merito. Ha avuto tante opportunità. La partita non è stata splendida, c’era tensione, i giocatori dell’Inter avevano forse timore della classe dei giocatori della Juventus. Ma in realtà non c’è stata partita».
DIFFERENZE – Sacchi racconta poi le differenze tra le due squadre: «L’Inter è alla ricerca di una mentalità vincente, di una continuità che ha sempre contraddistinto la Juventus. Oggi la parte destra è stata devastante, Achraf Hakimi e Nicolò Barella sono stati straordinari. L’Inter giocava contro nessuno. E non bisogna dare la colpa ad Andrea Pirlo. Per gli allenatori la cosa peggiore non è non avere dei giocatori perché infortunati. La cosa peggiore è non avere una squadra che abbia motivazioni, entusiasmi. Con l’Inter poteva finire in una goleada. Questa è una partita molto importante per l’Inter, perché hanno vinto con merito. E quando vinci con merito è una vittoria nobile. L’Inter è in costruzione, può fare molto di più. Antonio Conte sta lavorando, deve dare una mentalità vincente. La acquisisci quando vinci sapendo che sei più bravo, che hai meritato di più, che giochi meglio dell’avversario, che sei un collettivo».
CONTE – Sacchi esalta poi Conte, ed è sicuro che il tecnico migliorerà l’Inter: «Conte dà la vita al calcio, quindi chapeau. Si rinnoverà e si migliorerà. Deve uscire un po’ di più dal tatticismo, e ci riuscirà, perché è bravo, di altissimo livello. Le sue squadre non sempre incantano per l’armonia, però sta lavorando per arrivare a questo».
BARELLA – Infine, Sacchi racconta un aneddoto anche su Barella, autore del 2-0 dell’Inter: «Io ho avuto la fortuna di conoscere Barella quando era ragazzino. Aveva questa grande determinazione, questa attenzione, questa grinta. Ma tecnicamente era un disastro. Ma la tecnica si migliora: basta avere questa perseveranza, questa volontà di migliorarsi, questo amore per il lavoro che si fa».