Sabatini: «Se conta solo Cuadrado, perché parlare di Pjanic dopo 3 anni?»
Sabatini – giornalista di ‘Sport Mediaset’ -, ospite negli studi di “Pressing Serie A” su Italia 1, va controcorrente sulle polemiche di Juventus-Inter. Gli errori arbitrali vengono giudicati errati per entrambe le squadre, comprese le correzioni al VAR. E non manca una frecciatina agli interisti, citando l’episodio di Pjanic
POLEMICHE DATATE – L’intervento di Graziano Cesari (vedi moviola) fa scattare Sandro Sabatini: «Gianpaolo Calvarese ha arbitrato tutto al contrario, così come Massimiliano Irrati al VAR. Che quello di Matteo Darmian è un errore tecnico in marcatura glielo devo dire Antonio Conte, ma nelle mischie quante volte succede senza essere fallo? Il tocco su Giorgio Chiellini è lieve, non è rigore. Come tutti gli altri rigori che ha fischiato! Così come Chiellini esaspera, anche Lautaro Martinez dopo il tocco di Matthijs de Ligt fa una bella piroetta eh! E non c’è nemmeno l’espulsione di Rodrigo Bentancur. E poi, anche se non c’è fallo, Wojciech Szczesny è già fermo quando Lautaro Martinez segna… Se passa solo il messaggio che conta solo l’episodio del rigore su Juan Cuadrado e non dell’espulsione di Bentancur, a distanza di tre anni non potete ancora parlare di Miralem Pjanic però. Non per sminuire la vittoria della Juventus, al di là degli episodi arbitrali a favore dell’una e dell’altra, ma l’Inter tra il finto incontro di pugilato, l’asado, le feste e l’esultanza con le multe non mi sembra fosse molto concentrata sulla partita».
FUTURO NERAZZURRO – Infine, Sabatini dice la sua su cosa potrebbe emergere dall’incontro tra allenatore e proprietà: «Antonio Conte è legittimo se chiede le strategie a Steven Zhang, fa quello che fanno tutti gli allenatori con le rispettive proprietà. Se le risposte di Zhang sono incerte e poco chiare, non so come deve rispondere Conte. Da una parte è vero che ha un contratto e lo deve rispettare, ma Conte è arrivato all’Inter con altre prospettive…». A differenza di quanto detto dallo stesso Sabatini meno di un mese fa, secondo cui Conte avrebbe dovuto accettare ogni decisione in quanto sotto contratto (vedi dichiarazioni).