Mondo Inter

Sabatini: “Rigore Icardi? VAR guardava le foto con Wanda Nara! Inter…”

Sandro Sabatini è stato ospite di “Tiki Taka – Il calcio è il nostro gioco” su Canale 5 e ha parlato a lungo dell’Inter. Il giornalista ha commentato con una battuta il rigore non assegnato a Mauro Icardi sabato sera contro l’Udinese, utilizzando le foto dell’ex capitano e Wanda Nara come pretesto.

MENO SEI – Il giornalista Mediaset Sandro Sabatini commenta la corsa Champions League: «Bisogna essere preoccupati per i risultati dell’Inter, mica per le foto. Sono preoccupanti? Fai un po’ te, per una squadra che non riesce più a vincere. È una squadra in cui, scusate, sinceramente non riesco a capire perché comunque Ivan Perisic e Matteo Politano sono titolari fissi e non c’è mai un esperimento con Lautaro Martinez e Mauro Icardi insieme, un tentativo. Effettivamente l’Inter va in Champions League, al terzo posto, e migliora l’anno scorso, ma personalmente credo ci siano delle cose da rivedere perché l’Inter ha fatto primo acquisto Diego Godin con Milan Skriniar e Stefan de Vrij, triennale a sette milioni di euro. Non so, primo acquisto proprio quello che non serve. Se io devo scegliere undici giocatori dell’Inter tra Politano che gioca trentacinque partite, Perisic che gioca tutte le partite, Icardi e Lautaro Martinez che se le dividono a metà secondo me non sono gli undici migliori a disposizione».

IL PIÙ DISCUSSO – Sabatini analizza la spinta di Marcelo Brozovic su Rolando Mandragora e poi passa a un argomento più “leggero”: «Questo era rigore, così come era rigore quello su Icardi. A me viene il sospetto che su questa cosa qua l’arbitro pensi che se è rigore glielo dice il VAR, come fa l’arbitro a non vederlo? C’è solo una giustificazione: che stessero guardando le foto (ride e si riferisce a quelle di Icardi e Wanda Nara, ndr). Christian Vieri (ospite in studio, ndr) fece una foto gli ultimi giorni prima di passare dalla Lazio all’Inter mezzo nudo, novanta miliardi di lire era il prezzo pagato per prenderlo. Io gli dissi (era addetto stampa dell’Inter, ndr), perché avevo sentito che Massimo Moratti e la società società c’erano rimasti un po’ male: “Bobo, sai insomma, non ci sono rimasti molto bene”. Ero un po’ imbarazzato e lui mi disse una cosa esemplare: “L’Inter mi ha pagato novanta miliardi per giocare e fare gol, queste foto non c’entrano niente”. Lui si mise la maglia dell’Inter e prima giornata fece tre gol».

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