Sabatini: «Inter fondata sul lancio lungo per Lukaku, scudetto non inatteso»
Sabatini – giornalista di ‘Sport Mediaset’ -, ospite negli studi di “Pressing Serie A” su Italia 1, commenta la vittoria dello scudetto da parte dell’Inter di Conte (e Lukaku), riconoscendo i meriti del tecnico, eccezion fatta per la gestione di Eriksen. E dà una versione opposta a quella di Marotta
SCUDETTO ATTESO – Sebbene Beppe Marotta (vedi dichiarazioni) definisca “insperato” lo scudetto nerazzurro, Sandro Sabatini la vede diversamente: «Stagione assolutamente trionfale se riesci a vincere con quattro giornate di anticipo, senza alcun problema. Il titolo? Si può fare sul gruppo vincente, non lo so. La festa negli spogliatoi e sul pullman, vedere tutti quegli abbracci significa che Antonio Conte ha compiuto la sua missione. Una di quelle missioni da Conte: il gruppo credeva alla vittoria! Ed è una bella soddisfazione, ma non credo inattesa né per Conte né per l’Inter, che pianificava la vittoria a tempo. Conte, degli allenatori scesi in campo in questa stagione, era nettamente il più grande. Giusto celebrare Conte e Marotta, ma non dimentichiamo tre personaggi che in certo modo rappresentano la storia dell’Inter. Javier Zanetti, anche se ha un ruolo marginale. Lele Oriali, che è il collante tra dirigenza e squadra, e quando c’è un allenatore vincente lui c’è sempre. E non dimentichiamo Piero Ausilio, che ha confezionato l’acquisto di Achraf Hakimi in prima persona».
INTER POST-ERIKSEN – Sabatini si scontra dialetticamente anche con l’ex difensore interista Fabio Galante (vedi dichiarazioni): «Questa è una ricostruzione abbastanza edulcorata. Per me l’Inter ha perso Christian Eriksen per un anno. Poi è entrato e l’ha cambiata. L’Inter è una squadra Lukaku-centrica, fondata sul lancio lungo per Romelu Lukaku, che è fondamentale per questa Inter. Ma quando gioca Eriksen, l’Inter gioca diversamente a pallone. Si vede dal tocco che ha il centrocampista danese. Sicuramente Conte se n’è accorto tardi ma resta il fatto che, quando è entrato Eriksen al posto di Arturo Vidal, questa squadra è cambiata. La protesta dei tifosi del Milan nei confronti di Gianluigi Donnarumma? Se ci fossero stati i tifosi allo stadio, anche l’Inter di Conte sarebbe stata contestata (si riferisce all’uscita dalla Champions League, ndr)».