Rizzoli: “Rigore alla Lazio? Lo diamo 99 volte su 100! VAR a chiamata…”
Rizzoli – responsabile e designatore della CAN A -, intervenuto a “Radio Anch’io Sport” sulle frequenze di Rai Radio 1, risponde alle polemiche della Fiorentina dopo l’episodio del rigore assegnato alla Lazio. In discussione il VAR, il suo utilizzo e la possibile evoluzione
MALIZIA GIUSTIFICATA – Il rigore (generoso…) concesso alla Lazio contro la Fiorentina ha creato giuste discussioni, Nicola Rizzoli gioca in difesa: «Il calcio non è una scienza esatta. Se guardiamo la dinamica dell’azione, era difficilissimo dal campo vedere qualcosa di diverso con il contatto tra Felipe Caicedo e Bartlomiej Dragowski. C’è stata malizia dell’attaccante biancoceleste, il 99% degli arbitri avrebbe dato quel rigore».
SPETTACOLO PRESERVATO – Rizzoli spiega il perché dello scarso utilizzo del VAR: «Non si va a vedere l’episodio dubbio perché ha dinamiche e qualità che rendono questo sport bello. E i dubbi possono essere tanti. Se dovessimo utilizzare la tecnologia per redimere i dubbi, si andrebbe a incidere molto. Per questo si va a correggere solo errori chiari ed evidenti. Il VAR non serve per redimere dubbi, altrimenti rovinerebbe la spettacolarità. Il ruolo del VAR non è ancora professionale, nel giro di qualche anno saranno tutti professionisti. Il protocollo può essere migliorato, il progetto VAR è giovane e quindi anche attraverso gli errori verrà perfezionato».
NORMATIVA MIGLIORABILE – La proposta del VAR a chiamata convince a metà Rizzoli: «Può essere una considerazione. È una scelta fatta dall’ente che gestisce regole e protocollo. Il problema si sente maggiormente in Italia rispetto ad altre nazioni. Non avrei nulla di ostativo, però dobbiamo tenere in considerazione che siamo all’interno di un sistema di competizioni europee e mondiali, per cui le regole devono essere uguali. Ma al momento non è un argomento in discussione. Bisognerebbe provarlo, ma potrebbe non togliere le polemiche».