Ravezzani: “Icardi? L’Inter non si ferma, Conte non è Allegri! Mobbing…”
Fabio Ravezzani, direttore responsabile del gruppo Mediapason, presente negli studi di “Top Calcio 24” si è espresso sulla situazione di Mauro Icardi all’Inter individuando in Antonio Conte la chiave di lettura nell’ottica dei prossimi passaggi della vicenda
PUNTO DI NON RITORNO – Il pensiero di Fabio Ravezzani: «Non credo che si arriverà allo scontro legale, non ci sono i margini per Mauro Icardi. Non può parlare di mobbing. Siamo di fronte a due irragionevolezze che porteranno soltanto danni a tutti, l’argentino e Wanda Nara non vogliono ragionare sul fatto che la loro avventura all’Inter è finita: lo stadio non li sopporta più, l’allenatore non li vuole più, la società non li sopporta più. Non puoi rimanere a dispetto dei santi, o puoi farlo ma è una vita grama. Anche perché Icardi potrebbe andare altrove e rilanciarsi. La società nerazzurra probabilmente ha sbagliato nel non valutare le conseguenze della scelta di degradarlo pubblicamente, adesso non si può più fermare perché anche Antonio Conte non è come Massimiliano Allegri che sbatte Leonardo Bonucci in tribuna (Porto-Juventus nel 2017, ndr) e poi lo fa giocare. Conte dice no e basta, ti ho battezzato male e non cambio più idea: è una sua forza anche questa qui».
