Ranocchia: «Conte ha cambiato il modo di allenarsi e l’approccio alle partite»
Andrea Ranocchia, in un intervistata pubblicata da Number.bunshun, parla di Antonio Conte e di come l’allenatore leccese gli abbia cambiato la carriera
CAMBIATO IL MODO – Ecco le parole di Andrea Ranocchia a Number.bunshun riguardo Antonio Conte, allenatore che ha incontrato in ben 3 squadre: Arezzo, Bari e Inter. Di seguito le parole dell’ex difensore nerazzurro: «Fino all’età dell’allenamento, il calcio è divertente e innocente, e va bene. Ma una volta che entri nel mondo professionistico, il calcio diventa ‘3 punti uguale stipendio’. Ecco perché i veterani sopra i 30 anni vedono Un nuovo arrivato di 18 anni come un bambino. Ho avuto la fortuna di incontrare ad Arezzo un allenatore che si chiamava Antonio Conte (oggi Tottenham). Ha cambiato il modo di allenarsi e di approcciare le partite. Ha cambiato la mentalità del giocatore. Era giovane all’epoca (37 anni) , quindi mi ha allenato con una sensazione che era più vicina a quella di un giocatore ancora in attività. Appena l’ho visto quando arrivò all’Inter, mi ha fissato e mi ha detto: ‘Sai cosa mi aspetto da te, anche se adesso non dici niente, vero?’ (ride). L’atmosfera è cambiata. L’allenamento di Conte è estremamente stressante, estenuante e ogni giorno ha una gravità diversa. Nel primo anno, le fondamenta della squadra sono state solidamente costruite, e nel secondo anno (stagione 2020-21) Il senso di realizzazione avuto con la vittoria dello Scudetto è stato davvero grande. Ho condiviso molto tempo nella mia carriera con lui, e mi ha dato un sacco di cose. Non posso ringraziarlo abbastanza».
I VIDEO – Ranocchia termina il suo intervento parlando di una caratteristica particolare degli allenamenti di Conte: «Ciò che rende unico il metodo di allenamento di Conte è l’uso massiccio di riprese video. I giocatori devono guardare una serie di video appositamente montati per un’ora ogni giorno. Filmati quasi direttamente dall’alto. Mentre guardano il video più e più volte, confrontalo con il posizionamento ideale e martella gli errori e i punti da migliorare. L’istruzione tramite video è stata molto utile sia per la squadra nel suo complesso che per me personalmente, in modo da poter capire oggettivamente cosa ho sbagliato e come l’ho fatto dopo la partita. Avrei dovuto tenere l’altro giocatore a 1 metro di distanza».