Pistocchi: «Top club puntano solo su stranieri! Zaniolo all’Inter? Un aneddoto»
I giovani talenti italiani e la mancanza di coraggio nel lanciarli. Questo il tema principale affrontato dal giornalista Pistocchi, che a TMW Radio ha anche parlato di Zaniolo ai tempi dell’Inter.
ITALIANI – Maurizio Pistocchi ha commentato il ricambio generazionale dell’Italia: «Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini sono stati sicuramente due grandissimi difensori. Anche se non molto fortunati nelle finali che hanno disputato. Si fa fatica ad individuarne gli eredi, perché nelle squadre top quei ruoli sono ricoperti da giocatori stranieri. Nell’Inter giocano Milan Skriniar, Stefan de Vrij e Alessandro Bastoni. Nel Milan ci sono Fikayo Tomori e Alessio Romagnoli, che è un buon giocatore. Nella Juventus c’è Matthijs de Ligt. I top club non hanno degli italiani in quei ruoli. Gianluca Mancini della Roma è un buonissimo giocatore che deve migliorare. È difficile chiedere al commissario tecnico di inventarsi giocatori quando gente che ha i giocatori tutto l’anno non lo fa. Gli allenatori delle squadre di club, che hanno i giocatori a disposizione dieci mesi all’anno, preferiscono giocatori stranieri o molto anziani e molto affidabili».
PROBLEMA CULTURALE – Pistocchi ha poi proseguito analizzando la situazione dei settori giovanili nel campionato italiano, raccontando un aneddoto su Nicolò Zaniolo ai tempi dell’Inter: «Quanti giocatori giovani ci sono che vengono dal vivaio in Milan, Inter e Juventus? Pochissimi. Vengono utilizzati per fare plusvalenze o scambi. Ricordo un episodio. Dopo una partita dell’Inter Primavera in cui giocava Zaniolo nel primo anno di Luciano Spalletti all’Inter, incontrai Piero Ausilio e gli dissi: “Non avete il trequartista, perché non fate giocare Zaniolo?” Un giocatore alto 189 centimetri, con fisicità e tecnica, perché non giocava? È un problema storico. Sono stati pochi gli allenatori che hanno avuto il coraggio di buttare dentro giovani in una squadra importante».