Pieroni: “Conte tuttologo, con i suoi atteggiamenti rovina il suo buon lavoro”
Ermanno Pieroni, vice presidente dell’Arezzo che ha avuto Antonio Conte come allenatore nel campionato di Serie B 2006/07, ha parlato ai microfoni di Radio Sportiva della sua esperienza con l’attuale allenatore dell’Inter
CONTE ALL’AREZZO – Pieroni ricorda quando ingaggiò Conte all’Arezzo in Serie B: «Era la prima esperienza di Conte, veniva da un esonero a Siena dove era il secondo di De Canio. Lo incontrai nell’estate del 2006 e al di là di quello che era stato il calciatore si palpava con mano la sua grande voglia di vincere e fare bene. Alla lunga viene fuori il suo carattere che va a intaccare l’aspetto societario, è successo ad Arezzo, Siena, Bergamo, con la Juventus, a Londra e ora anche all’Inter. Ci sono i risultati sul campo, Conte è tra gli allenatori migliori, poi si fa fatica a digerire certe posizioni. Con noi ci furono episodi che non potevano essere accettati e arrivò Sarri, persona di tutt’altro carattere. Con Sarri si può discutere, programmare senza riscontri negativi perché è leale e corretto. Antonio è un tuttologo, gli piace entrare nella sfera tecnica».
LA RETROCESSIONE – Pieroni ricorda come quella prima esperienza di Conte terminò con una retrocessione amara: «Quando arrivò Antonio all’Arezzo fece molto bene. Quando fu richiamato fece un campionato straordinario, poi all’ultima partita ci fu proprio Juventus-Spezia con lo Spezia che vinse in casa della Juventus. Io non dimenticherò mai la sua rabbia e le sue lacrime. E’ una cosa che lo ferì , lui non ha mai disconosciuto la sua fede bianconera. Sicuramente lo scorso anno ha tentato di tornare alla Juventus, ma la proprietà è integerrima. Le dichiarazioni sui 10 euro non sono state dimenticate dagli Agnelli. Oggi ha fatto queste dichiarazioni, peccato, ha fatto un grande campionato e sa allenare le squadre».
CONTE ROVINA I SUOI RISULTATI – Pieroni sostiene che le “uscite” di Conte rovinino il suo buon lavoro: «Personalmente ritengo Beppe Marotta uno dei migliori dirigenti nello svolgere questo lavoro. Lo ha chiamato ed avendolo avuto alla Juventus, ed essendoci stato quando fu decisa la sua sostituzione, avrà messo in bilancio tutti i pro e i contro. I pro sono i risultati, i contro sono l’ennesimo episodio. E’ un peccato, probabilmente non si sa gestire dal punto di vista della comunicazione, rovina tutto quanto di positivo ha con queste uscite che nessuna società può digerire».