Piccinini: «Superlega? Una noia mortale!». Poi frecciatina alla Juventus
Continua a far discutere la Superlega, argomento che sta sconquassando il mondo del calcio. Anche Sandro Piccinini, ex telecronista, esprime la sua opinione. Ecco le sue parole in collegamento con “Sky Sport”.
DOPPIA OBIEZIONI – Non accennano a spegnersi le discussioni in merito alla Superlega. Pochi minuti dopo la fine dell’Assemblea della Lega Serie A (qui la posizione di Inter, Milan e Juventus), anche Sandro Piccinini esprime la sua opinione in merito: «Sono abbastanza critico, confermo la prima impressione, in attesa di saperne di più. Faccio due obiezioni, una di natura tecnica occupandomi di televisione da quarant’anni. A giudicare dalla formula di questa ipotetica Superlega, questi due gironi da dieci squadre con andata e ritorno, è una noia mortale. Dal punto di vista televisivo, chi pensa di moltiplicare gli ascolti moltiplicando le partite fa male i suoi conti. In questo modo si rischia di logorare l’effetto evento».
DEBITI – Piccinini continua la sua invettiva, citando l’aspetto economico, forse il più pesante di tutta la vicenda. E al termine lancia una frecciatina alla Juventus, prendendola ad esempio dei club che spingono per la Superlega. Le sue parole: «La seconda obiezione è di natura economica, si parte da un presupposto mistificatorio. I grandi club accusano il sistema di non reggere, e di voler incrementare gli introiti. Non è vero che il sistema non regge, ma non è che questi club che hanno sei miliardi di debiti si sono indebitati perché il sistema Champions è fallimentare. Si sono indebitati per colpe loro, si sono indebitati male, strapagando giocatori, ingaggi e procuratori. Non è obbligatorio pagare 85 milioni per De Ligt, e dare 7-8 milioni a Ramsey e Rabiot».
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