Pellizzari: “Razzismo? Caso Lukaku surreale, non è chiara differenza cori”
Tommaso Pellizzari parla di un argomento tristemente attuale, vale a dire i cori razzisti negli stadi (QUI le parole di Gianni Infantino). Il giornalista del “Corriere della Sera” – ospite negli studi di “Sky Sport 24” – parla dell’episodio che ha visto vittima Romelu Lukaku a Cagliari, definendolo surreale. Un commento anche su Inter-Lazio, partita in programma domani sera alle ore 21.00
DIFFERENZA NON CHIARA – Tommaso Pellizzari parla del razzismo nel calcio, che recentemente ha visto vittima anche Romelu Lukaku: «L’episodio di Lukaku non è il primo casuale a Cagliari, è dal 2009 che succede, con Samuel Eto’o che se ricordate venne insultato. L’episodio di Lukaku probabilmente è il più surreale perché persino i tifosi dell’Inter hanno scritto che non erano cori razzisti ma solo cori per impensierire l’avversario (vedi articolo). Non si capisce, però, perché vengono fatti solo a Lukaku, Dalbert, Kalidou Koulibaly e non per esempio a Gonzalo Higuain che è bianco. L’Italia non ha ben chiara la differenza tra coro per mettere in difficoltà l’avversario e coro razzista, è una differenza non evidente. Manca la consapevolezza, come gli alcolisti anonimi: tu sai che la cura inizia quando dici mi chiamo XXX e ho questo problema. Il nostro è un mondo vecchio che all’estero guardano dicendo: “Ma questi dove sono rimasti?”».
IPOTESI TURNOVER – Il giornalista si concentra poi sul prossimo impegno dell’Inter, quello a San Siro contro la Lazio: «Turnover? Bisogna vedere, nel senso che questa partita è infrasettimanale ma la Lazio non è una partita da turnover. In realtà la partita più importante rischia di essere questa, io non mi stupirei se Antonio Conte tenesse Lukaku fuori a Barcellona, perché è una partita su cui non dico che l’Inter non punti ma è in salita e avere in campo un attaccante come lui è meno utile rispetto ad altre partite. L’obiettivo numero uno dell’Inter è lo Scudetto, secondo me».