Pellegrini: «Tornare all’Inter? Non ci penso, neanche Moratti! Oggi impresa»
Ernesto Pellegrini, presidente dell’Inter dal 1984 al 1995, ha parlato a “Maracanà” su “TMW Radio”. Oltre a esprimersi sulla semifinale di ritorno di Coppa Italia di stasera con la Juventus, ritenendo la rimonta possibile, ha escluso un ritorno suo e di Moratti in società dopo le voci delle ultime settimane.
RIMONTA DI COPPA – Ernesto Pellegrini è fiducioso per Juventus-Inter di Coppa Italia: «Io non ho la sfera di cristallo, però ci speriamo noi dell’Inter. Ultimamente la squadra sta giocando anche abbastanza bene: è una partita che ritengo aperta a qualsiasi risultato. Certo, la Juventus parte in vantaggio: non ci sono dubbi, avendo vinto a Milano per 1-2. Bisogna vincere 0-2: sarà molto molto difficile, ma l’impresa ci può stare. L’Inter può fare qualsiasi impresa».
NOVITÀ DI FORMAZIONE – Le ultime su Juventus-Inter danno Christian Eriksen titolare. Pellegrini spera che il danese sia in forma come nel derby: «Lo è stato qualche settimana fa, però attendiamo delle conferme. Non basta una partita. Sicuramente è un campione, non può essere diversamente perché ha dimostrato nel recente passato di essere un giocatore di classe. Tecnicamente è molto preparato, e fa anche dei gol. Non so se giocherà questa sera: se gioca, secondo me, la Juventus lo deve un po’ temere».
NIENTE RITORNO – Nelle scorse settimane si è parlato di possibili vie alternative italiane a Suning (vedi articolo). Pellegrini esclude un suo coinvolgimento: «Non ci penso nemmeno (ride, ndr). E non ci pensa neanche Massimo Moratti: siamo avanti negli anni, largo ai giovani che hanno voglia di vincere. E ci sono da pagare tanti debiti (ride, ndr)».
NESSUNA SCELTA – In chiusura, Pellegrini non vuole preferire la qualificazione alla finale di Coppa Italia alla vittoria nel derby Milan-Inter fra dodici giorni: «L’una non esclude l’altra. È un gioco: premesso che io non sono mai stato antijuventino, e forse sono uno dei pochi interisti che ritengono la Juventus una grande squadra. Detto questo è chiaro che, però, vincere con la Juventus è un bel vantaggio psicologico da portare successivamente nel campionato».