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Pedullà: “Inter, svolta epocale. Conte? Sembra ci sia già da dieci mesi”

Pedullà è stato ospite di “Aspettando il weekend” su Sportitalia e ha avuto parole molto positive su Conte, definito il grande motivo della crescita dell’Inter in questi mesi. Di seguito il suo pensiero sull’allenatore nerazzurro e su alcuni giocatori, come Barella ed Esposito.

TECNICO CHIAVE – Per Alfredo Pedullà la presenza di Antonio Conte può essere anche più importante dell’acquisto di un altro attaccante: «Lo avrebbe voluto, però non è diventato a un certo punto una priorità perché lui sa che l’Inter ha fatto il massimo. Ha chiesto di non cedere Matteo Politano, poi ha Sebastiano Esposito che sembra un ventiduenne pur avendo un’età diversa. A me, per come parla, sembra che Conte sia all’Inter da dieci mesi: parla con una sicurezza e incide in un modo straordinario, ti garantisce quindici-diciotto punti soltanto con la sua presenza. Questa è la diversità dell’Inter: Conte al centro, quando parla è come se parlasse di figli suoi che allena da dieci mesi. Invece è da un paio di mesi all’Inter, penso che sia una svolta epocale. Oggi giocherà Alexis Sanchez, con lo Slavia Praga giocherà Lautaro Martinez, nelle alternanze lui è sempre stato molto bravo e soprattutto dovrà reinserire Valentino Lazaro, che ha avuto un’estate un po’ tormentata ma l’ha voluto lui».

CALCIOMERCATO – Pedullà torna a parlare di mercato: «Più che il vice naturale di Romelu Lukaku, che potrebbe essere Lautaro Martinez, per rendere quest’Inter spaziale forse manca il centrocampista esplosivo di grande fisicità: Nemanja Matic, che lui ha avuto e poi vediamo, oppure Sergej Milinkovic-Savic che l’Inter ha accarezzato per qualche giorno, ma senza che potesse nascere una trattativa per ovvi motivi. Sono dei dettagli però, per rendere l’Inter da 9 a 10. Quando entrerà in condizione anche Nicolò Barella credo che giustificherà la spesa fatta. Ci sono dei giocatori che hanno la predisposizione a entrare subito nel vivo, e Stefano Sensi l’abbiamo visto anche nelle partite di luglio, che erano vere. Barella deve trovare ancora il suo habitat naturale, in base alle necessità di Conte, ma non ci sono dubbi. L’Inter dovrà giocare una partita da Inter, perché l’Udinese ha dimostrato di poter mettere in difficoltà chiunque».

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