Alfredo Pedullà, in collegamento da Roma per “Aspettando il weekend” su Sportitalia, ha paragonato Inter e Juventus in vista degli anticipi di oggi. Il giornalista ritiene che Conte comunque riuscirà a incidere sui nerazzurri, a prescindere da quali acquisti potranno esserci a gennaio.
GLI ANTICIPI – Alfredo Pedullà si esprime sulle due principali partite di oggi in Serie A: «La differenza tra Juventus e Inter in questo momento, nel rispetto del grandissimo lavoro che sta facendo Antonio Conte, è che la Juventus può permettersi di fare rotazioni e l’Inter no. Il grande lavoro di Conte è stato un po’ macchiato dalla sfortuna che ha avuto nelle ultime settimane, perché ne ha persi diversi. L’ultimo è stato Matias Vecino, aveva perso Alexis Sanchez, quindi la differenza è questa. È chiaro che tutte le partite devono essere giocate, ma è una giornata interlocutoria perché allo stesso Parma mancheranno Andreas Cornelius e Roberto Inglese, praticamente ha stroncato tutto il reparto offensivo».
TECNICO INTER – Pedullà analizza le qualità di Conte: «In qualche caso lui ha la memoria corta, ma come allenatore da 1 a 10 il voto è 15. Tante volte abbiamo detto che è l’unico allenatore al mondo che col materiale in mano, non sapendo a volte di cosa si tratti, riesce a farlo diventare un palazzo in poche settimane. Lui il cemento lo fa diventare cemento armato, dopo tre settimane vedi cinque piani e dopo otto un grattacielo. L’ha fatto ovunque, paradossalmente non gli avevano neanche chiesto di rifondare in tempi strettissimi. Erano coscienti che non sarebbe stato facile rifondare in poche settimane, lui c’è riuscito. Più di due anni non dura, perché lui è un triplo martello pneumatico. Lui entra nella testa come un trapano, non solo il sabato e la domenica ma come se trapanasse ventiquattro ore su ventiquattro. Lui esige, ma certe volte non si può sopportare tutto quello che chiede».
ACQUISTI? – Pedullà commenta le parole di Conte in conferenza stampa (vedi articolo): «Vuol dire che quando riaprirà il mercato Sanchez dovrebbe essere operativo, già arruolato. Abbiamo detto tre mesi dieci giorni fa, quindi credo che la situazione per Sanchez si risolva. Olivier Giroud viene accostato a Conte perché hanno avuto una frequentazione buona al Chelsea e vuole andare via. Ribadisco il concetto delle scorse settimane: l’Inter vuole migliorare prendendo un centrocampista fisico, il Nemanja Matic di turno, che ha il contratto in scadenza ma il Manchester United può esercitare il rinnovo di un anno, e l’ultima parola non spetterebbe a Matic. La priorità è il centrocampista, poi vediamo il decorso di Sanchez. In condizioni di normalità non c’è quest’emergenza, è chiaro che l’anormalità di queste settimane porta qualche problema».
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