Pedullà: “Conte? Da capire quando il prossimo sfogo! Mandati messaggi”
Conte ha sbottato martedì sera, nel post partita di Borussia Dortmund-Inter, e a quarantotto ore di distanza se ne discute ancora. Lo fa Alfredo Pedullà, che in collegamento da Roma per “Sportitalia Mercato” si è espresso sulle reazioni dell’allenatore nerazzurro.
NEL BENE E NEL MALE – Alfredo Pedullà elenca pregi e difetti dell’allenatore dell’Inter: «Io dico la sincera verità, Antonio Conte è questo. Non è che lo scopriamo il 7 novembre, per me questa volta è andato completamente fuori. È vero che è questo, c’erano state delle avvisaglie e aveva mandato dei messaggi, dopo secondo me si sarebbe dovuto fermare. Conte è questo, quando parla pensa di essere onnipotente. È un allenatore non grandissimo ma di più se ci fermiamo al campo, però pensa di fare anche il manager e il gestore e di poter superare, dicendo delle cose che se fossi un dirigente mi farei centocinquanta domande e penserei: perché? È stata una settimana secondo me epocale fra Conte e Carlo Ancelotti, sono momenti che sintetizzano secondo me le difficoltà e i malumori, per usare un eufemismo, che ci sono e non sono stati risolti. Io penso che occorrerà capire quando sarà il prossimo, perché ce n’è già stato uno pensate quando non arrivava Romelu Lukaku. Ma se Nicolò Barella e Stefano Sensi stanno facendo quello che stanno facendo perché l’uscita sul fatto che stavano a Cagliari e Sassuolo? Per quello che i giocatori danno a Conte, 110%, che significa quest’uscita? Barella e Sensi sono stati i migliori. Se vinci e dici le stesse cose di quando perdi puoi essere accettabile».