Paventi: «Inter, amichevoli utili per crescere! Dribbling un fattore in meno»
Andrea Paventi è intervenuto in collegamento per Sky Sport 24 dal ritiro di Malta dell’Inter. Il giornalista ha parlato dell’amichevole di oggi pomeriggio alle 18:00 contro il Salisburgo e del problema dribbling in casa nerazzurra.
OCCASIONE DI CERSCITA − Andrea Paventi ha parlato in collegamento dal ritiro di Malta dell’Inter, dell’amichevole contro il Red Bull Salisburgo. Ecco tutte le novità dell’inviato di Sky Sport: «Giornata divisa in due parti per l’Inter. La prima con l’allenamento di questa mattina, che di fatto è già terminato. Poi la seconda amichevole con il Salisburgo dalle 18. L’occasione è quella di verificare ulteriori progressi della squadra. Inoltre si testeranno alcuni giocatori che sono partiti nel secondo tempo e che oggi magari potranno essere titolari. Mi riferisco ad esempio a Henrikh Mkhitaryan e Federico Dimarco, due dei titolari dell’Inter di questa prima parte di stagione. Quello che però è importante sono i progressi e gli step che si fanno, gli avversari che crescono. Il Salisburgo è una squadra di livello superiore rispetto all’avversaria della prima amichevole. Ci si attende una crescita graduale di una squadra che è attesa da un gennaio difficilissimo e infatti ci arriverà con una serie di amichevoli. Dopo quella di oggi i nerazzurri affronteranno altre tre squadre nel mese di dicembre».
Paventi sul problema dribbling dell’Inter
POCHI DRIBBLING − Il giornalista ha poi espresso un parere sulla statistica che vede i nerazzurri effettiare pochi dribbling rispetto a Milan e Napoli. Le sue parole: «Se hai caratteristiche di squadra e giocatori che ti saltano l’uomo alcune situazioni di gioco le superi più velocemente. Questo però non è un problema dell’Inter, ma una caratteristica un fattore in meno rispetto ad altre. Però i nerazzurri sono una squadra che arriva con la costruzione ad essere efficace. In questa Serie A non ne ha risentito visto che è il secondo miglior attacco dopo il Napoli. Un attacco in cui Edin Dzeko e Lautaro Martinez hanno dovuto fare gli straordinari perché poche volte Simone Inzaghi ha potuto contare su Romelu Lukaku e Joaquin Correa. Questo significa che quando li avrà tutti a disposizione l’efficacia offensiva dell’Inter ne trarrà sicuramente vantaggio».