Parisi: «Inter, servono due giocatori. A fine stagione si libera una risorsa»
L’agente Fabio Parisi, ospite di “Sportitalia Mercato”, ritiene che in vista della prossima stagione l’Inter abbia due ruoli da rinforzare. Proverà a farlo sfruttando anche un minimo vantaggio a livello di stipendi.
QUASI FATTA – Fabio Parisi è sicuro: «Credo che se il campionato dovesse finire con questa classifica nessuno avrebbe niente da ridire. L’Inter è una squadra che era stata costruita per vincere e in questo momento si trova a un passo dal traguardo finale. È stata una stagione non semplice, vuoi per il problema della pandemia e per altre cose. Ricordiamo, a inizio campionato, le critiche mosse ad Antonio Conte, il mercato e altre situazioni. Però devo dire che sono stati bravi i dirigenti a fare il loro lavoro, così come Conte alla Pinetina e in campo. I risultati alla fine si vedono, è stata superata anche una crisi societaria importante che era stata sicuramente enfatizzata dai media. Anche in quel frangente il presidente Steven Zhang ci ha messo la faccia in prima persona, stando vicino alla squadra, e i risultati arrivano».
SENZA ALTERNATIVE? – Parisi trova anche delle mancanze delle rivali dell’Inter: «Poi è chiaro che, forse, sono mancate le altre. Il Milan ha illuso i suoi tifosi, ma nessuno a inizio stagione poteva pensare che fosse competitivo per lo scudetto. La stagione della Juventus è tutta da giudicare, con un allenatore nuovo anche nella professione».
QUALE MERCATO? – Parisi parla dei possibili acquisti: «Non so, in questa situazione di mercato, quanto l’Inter possa permettersi di rinforzare una rosa già competitiva. I giocatori che servirebbero per rinforzare questa rosa non sono disponibili sul mercato. Ci vuole un giocatore in avanti e uno per la fascia sinistra, poi vediamo le opportunità dal mercato. Non dimentichiamoci che l’Inter è una squadra super attrezzata, nel monte stipendi sparisce a fine campionato una voce importante che si chiama Luciano Spalletti, che pesa non poco sul bilancio. Questa è già un’altra risorsa che potrà essere utilizzata, però prendere per prendere non ha senso. E prendere per migliorare non è semplice».