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Pierluigi Pardo, intervenuto ai microfoni di “Tutti Convocati”, ha analizzato il momento dell’Inter dopo il pareggio di ieri contro la Roma che ha spento le residue speranze scudetto
LO SFOGO DI CONTE – Pardo parla dello sfogo post partita di Conte: «Conte è uno che soprattutto quando ha l’adrenalina post partita dice quello che ha in testa senza fare grandi calcoli e senza preoccuparsi delle conseguenze. Chiaro che se l’Inter è andata a fare i calendari li ha fatti male, ammesso sia vero, se l’è giocata male a livello dirigenziale. Non credo che Conte abbia problemi coi dirigenti, non credo ci fosse volontà di metterli in difficoltà . Così come nel famoso sfogo di Dortmund non credo volesse andare contro chi ha fatto il mercato. In quei momenti c’è adrenalina, deve difendere se stesso e la squadra, gli rode e ci sono anche aspetti oggettivi come il gol irregolare e questo spiega le dichiarazioni. Non penso sia una strategia studiata a tavolino».
LA STAGIONE – Pardo analizza la stagione dell’Inter: «E’ un anno oggettivamente di crescita. Se la Juve vince si mordono le mani tutti. Non sono tanto i due punti persi ieri, sono Sassuolo e Bologna. Non mi piace l’alibi e penso che ad oggi il bilancio della stagione dell’Inter sia discreto, non esaltante. Un passo avanti è stato fatto ed era ovvio venisse fatto. Dopo ieri sera al 99% l’orizzonte dell’Inter si sposta sull’Europa League. Io se devo immaginare la prossima grande cosa del calcio italiano vedo l’Inter avanti a tutte dal punto di vista societario, del mercato e della guida tecnica. Io se devo puntare un euro sulla prossima squadra capace di fare qualcosa di importante dico Inter. L’elemento pazienza è fondamentale, io credo ci fosse un eccesso di aspettativa dovuto anche alla suggestione della storia di Conte».
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