L’Inter dopo il trionfo sul campo della Juventus e i successivi 3 punti con il Verona si rilancia in maniera forte per lo scudetto. Pardo – intervenuto nel corso di Tutti Convocati, in onda sulle frequenze di Radio 24 -, sottolinea il ribaltamento della situazione proprio a favore dei nerazzurri. Di seguito le sue dichiarazioni
RIBALTAMENTO – L’Inter dopo la vittoria sul campo della Juventus e le conferme con il Verona si rilancia in maniera forte in ottica scudetto, a maggior ragione dopo la sconfitta del Napoli con la Fiorentina. Pierluigi Pardo parla proprio della rinascita dei nerazzurri di Simone Inzaghi: «Incredibilmente si è apparecchiato tutto per l’Inter, prima di Torino sembrava fuori da tutto. C’è stato un progresso evidente dalla partita di ieri, si è rivista anche brillantezza. Stasera si gioca una bella fetta di scudetto perché il Torino ha fermato anche l’Inter e ha rischiato di vincere».
POCA FORZA – Pardo prosegue parlando della polemica lanciata da Stefano Pioli sulla mancata contemporaneità delle partite: «Ho l’impressione che lì davanti ci siano squadre imperfette seppur bellissime e che ci stanno regalando un campionato divertente. La polemica sulla non contemporaneità delle partite? Pioli sorprende anche me, anche perché è un accordo tacito che c’è da una vita. È vero che per la prima volta c’è una lotta scudetto a tre e mezzo e che questo è il campionato più divertente degli ultimi 20 anni. Quello che si sta verificando è che avremo una squadra campione d’Italia con un punteggio basso perché nessuna sembra avere la forza di uccidere il campionato e andare a prenderselo di prepotenza. Tutte hanno rimpianti. Se guardiamo ai rimpianti dell’Inter che stava dominando fino al derby e se guardiano anche la Juventus che con un paio di situazioni diverse poteva star lì».
VITTORIA D’URTO – Pardo chiude il discorso tornando sulla vittoria dell’Inter all’Allianz Stadium: «La vittoria di Torino ha dato fiducia all’Inter? Senza alcun dubbio, io propendo per l’aspetto traumaturgico di quella partita sulla testa dei giocatori. Quello che voglio dire è che rispetto a quindici/venti anni fa, quando avevi una certa quantità di partite già scontate, è cambiata la cultura. Ed è secondo me una buona notizia. Le squadre scendevano demotivate, oggi invece hai sempre sorprese e secondo me è un valore. Siamo arrivati alla trentaduesima e vediamo cose normali. Poi chi vincerà il campionato non lo so, penso che stasera sarà uno snodo molto molto importante».
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