Mourinho: «Lukaku top grazie all’Inter, con me non era così. A Euro 2020…»
Mourinho, ex tecnico dell’Inter e nuovo allenatore della Roma, ha analizzato Lukaku. L’attaccante belga è ritenuto uno dei giocatori papabili per vincere la Scarpa d’Oro di Euro 2020. Di seguito l’intervento dello tecnico portoghese dalle colonne del quotidiano inglese The Sun
ALL’INTER TANTO AMORE − Per José Mourinho, il miglioramento del centravanti belga è dovuto anche alla grande passione che tifosi e giocatori hanno nei suoi confronti a Milano: «Romelu Lukaku era solo un ragazzino quando l’ho conosciuto al Chelsea e al Manchester United. Era ancora in fase di sviluppo. Ma all’Inter è diventato un giocatore top. È amato dai suoi tifosi, dai compagni di squadra e ha avuto un ottimo rapporto con l’ex allenatore Antonio Conte. Questo è ciò di cui aveva bisogno un ragazzo con la personalità di Lukaku. È un ragazzone, fisicamente così forte, ma è ancora un bambino. Un bambino che ha bisogno di quell’amore, quel supporto e di sentirsi importante. L’Inter gli ha dato tutto, vincendo lo scudetto dopo tanti anni. Ha migliorato il suo gioco basandosi su questo lato emotivo delle cose».
GIOCATORE DIVERSO − Lo “Special One” ha parlato del periodo di Lukaku con lui al Manchester United: «Durante il suo periodo nel calcio inglese, è arrivato da ragazzino al Chelsea e l’ho lasciato più maturo allo United. Ma questi due anni all’Inter gli hanno dato la statura e la sicurezza che prima non aveva. Con me allo United giocava normalmente come numero 9, con un’ala che entrava sempre dentro e un’altra che cercava sempre di attaccare lo spazio. Questo era il tipo di movimento, il tipo di calcio che abbiamo cercato di sviluppare con lui». E quel periodo al Chelsea, con e senza Mourinho, Lukaku purtroppo lo ricorda bene (vedi dichiarazioni).
NUOVO STILE − Mourinho ritiene il passaggio all’attacco a due decisivo per la crescita di Lukaku: «Poi è andato all’Inter e loro giocano sempre a tre in difesa, con due terzini a centrocampo e con lui attaccante. Un secondo attaccante, Lautaro Martinez, è sempre il giocatore che si abbassa, quindi Lukaku attacca gli spazi e penso che sia cresciuto tatticamente. Con la Nazionale Belga è molto simile».
CON IL BELGIO − Infine, Mou ha parlato anche del Lukaku in versione nazionale: «In nazionale il suo record è incredibile – 60 gol in 93 presenze – anche se dico sempre che questi incredibili record internazionali dipendono da molte partite facili contro squadre più piccole. Per Lukaku è facile giocare con il Belgio perché gioca con lo stesso sistema dell’Inter. È abituato. Quindi non c’è dubbio che segnerà gol e lotterà per la Scarpa d’Oro. Batte anche i rigori per il Belgio e questo è importante. Qualsiasi squadra che gioca cinque-sei volte, riceverà sempre un paio di rigori. Quindi, in termini di Scarpa d’Oro, potrebbe essere cruciale».