Moratti: «Inter, in campionato non è stato fatto il massimo! San Siro…»

Massimo Moratti, intervenuto su TeleLombardia, ha parlato dell’Inter e del momento della squadra nerazzurra. Inevitabili, poi, i riferimenti al suo periodo da presidente nerazzurro, con un excursus storico su allenatori e giocatori. Di seguito le sue parole
FAMIGLIA – Moratti parla a proposito della sua famiglia, il cui nome è legato indissolubilmente all’Inter: «Certamente quello che ha fatto mio padre è talmente importante, che ha dato una svolta internazionale alla società. Poi dopo abbiamo avuto una storia positiva anche io l’ho avuta ed abbiamo continuato ad aiutare l’Inter mettendoci al servizio. Per è molto bella, è un privilegio aver avuto questa possibilità e quest’avventura di vita. Ci fa molto piacere che sia andata molto bene».
ANALISI – Moratti analizza la stagione sin qui dell’Inter di Inzaghi. Una parola anche su Lautaro Martinez: «Siamo partiti con molta più ambizione di quello che poi dopo la realtà ci ha costretto a vedere. Il Napoli è fortissimo ma 15 punti di distanza dalla prima sono una cosa che non ti mette in condizione di aver fatto il massimo. È mancato Lukaku e sarebbe stato utilissimo se in forma. Ci sono degli alibi. E poi il fatto di Skriniar che forse ha creato dei problemi. Giocatore che più mi ha colpito? Lautaro certamente, al 100%. Sia nel ruolo di centravanti che ha in campo sia in quello da capitano, sta facendo bene col piglio giusto. Buono anche il turco a metà campo (Calhanoglu, ndr). In fin dei conti abbiamo dei giocatori che sono interessanti».
STADIO – Moratti si esprime sulla questione stadio e individua il giocatore che immagina sempre con la maglia dell’Inter: «Chi immagino con la maglia dell’Inter? Un po’ tutti. Dire Recoba è scontato, lo considero certamente il massimo della fantasia e completezza. Però Ronaldo anche per me rimane il giocatore più rappresentativo, per la classe, un qualcosa di superiore a tutti gli altri. San Siro? Per la mia famiglia San Siro ha un significato è entrato non solo nel cuore ma anche nei ricordi in maniera forte. Per forza rispondo che deve rimanere. Andando anche adesso allo stadio penso sia ancora bellissimo dove si vede il calcio molto bene. Se vai allo stadio per vedere il cinema no, ma se vai allo stadio per vedere il calcio è ancora ottimo».
RICORDO – Moratti parla a proposito del più bel ricordo legato all’Inter e di un possibile ritorno da presidente: «Il ricordo più bello è sicuramente Madrid. Toccare la coppa e accorgersi che è più leggera di quanto pensassi, questo mi ha fatto rimaner male (ride, ndr). Il peggiore? Non voglio ricordare, mi dà fastidio e mi sento in colpa (ride, ndr). Di nuovo presidente? Non lo so. Per quanto mi riguarda noi abbiamo già avuto in casa nostra che io non pensavo di volerla ricomprare dopo mio padre ha lasciato l’Inter. Dopo capita. Erano più facili le condizioni nel passato, anche se erano comunque pesanti lo stesso (ride, ndr). Adesso trovo certamente difficile e pesante per una famiglia avere una cosa di questo genere. Però non mi permetto di dire ai miei figli di non pensarci. C’è anche del buonsenso (ride, ndr)».