Minotti: «Inter sente odore di scudetto! Barella? Conte era molto simile»
L’Inter batte la Fiorentina e sorpassa momentaneamente il Milan in testa alla classifica. Lorenzo Minotti – ospite negli studi di “Sky Sport” – ha analizzato la prestazione della squadra di Conte, con una considerazione su Barella e sull’obiettivo scudetto. Di seguito le sue dichiarazioni
IDENTITÀ – L’Inter ha battuto la Fiorentina, balzando momentaneamente in testa alla classifica. Secondo Lorenzo Minotti è una vittoria importante: «Dimostra la sua forza e la sua identità, un’Inter che nel primo tempo ha avuto pazienza. L’unico limite del primo tempo è che quando l’Inter attacca sembra che il campo penda a destra, sulla sinistra quasi nulla. Anche Alexis Sanchez ha fatto la differenza in quella zona di campo. Poi l’Inter ha fatto quello che fanno le grandi squadre, ossia trovare la soluzione da calcio piazzato. Ha fatto gol Nicolò Barella, che è un valore aggiunto di questa Inter. Poi la Fiorentina si è allungata e l’Inter ha giocato sul suo terreno preferito: gli esterni sono diventati devastanti».
PRIORITÀ – Minotti è convinto che per Antonio Conte sia più importante il campionato della Coppa Italia: «L’Inter è al quarto clean sheet, quindi la difesa inizia ad essere una difesa di Antonio Conte. Samir Handanovic ha riscattato l’errore in Coppa Italia. Ho colto qualcosa tra le parole di Ivan Perisic (vedi articolo), per me ha voluto dire che con la Juventus andrà a giocarsela Conte però farà dei cambi perché l’Inter ora sente l’odore dello scudetto. Conte è andato all’Inter con un obiettivo preciso e penso che sia attrezzato per lottare fino in fondo, non sto dicendo che snobberà la Juventus ma penso che il mirino sia puntato su Lazio e Milan».
SIMILITUDINI – Il discorso scivola poi sul migliore della serata tra le fila nerazzurre (QUI i Top e Flop): «A chi somiglia Barella? Io direi Conte perché ci sono tanti punti di contatto nel carattere, nel modo di interpretare le partite e poi dal punto di vista tattico faceva la mezzala ma sapeva anche giocare in maniera ordinata nei due di centrocampo. Barella ha dimostrato di saperlo fare a Cagliari e ora gioca benissimo da interno, colpisce per la giovane età e per la personalità che dimostra. Forse viene spontaneo dire Nicola Berti perché era interista, ma il suo allenatore era simile, mi ricorda molto Conte».
DIFFIDA – Sempre riferendosi a Barella, Minotti analizza la diffida che lo mette a rischio in vista delle prossime partite di campionato: «Barella mi dà l’idea di uno che vuole giocare pure le amichevoli, stasera ho notato un atteggiamento diverso, molto calmo e quieto per non incappare nel giallo. Però penso che con la Lazio sarà difficile gestirsi fisicamente, il derby ha un fascino particolare e in più è decisivo per il primo posto. Secondo me Conte ha un gioco codificato, a sinistra non riesce ad avere fluidità perché c’è un Arturo Vidal stanco. A destra invece ci sono giocatori con l’argento vivo addosso come Achraf Hakimi e Barella. In più stasera c’era Sanchez, che vede poco la porta ma sulla trequarti è un professore».