Mazzola: «Tocca a Conte. L’Inter immobilizzi Immobile! Mi rivedo in Barella»
Mazzola – storica bandiera dell’Inter -, intervenuto sulle frequenze di Radio Nerazzurra, parla del momento attuale della squadra di Conte, in vista della partita contro la Lazio. Tanti complimenti per Barella, qualche critica per le punte. A fine articolo è accessibile il contenuto audio dell’intervista a Mazzola
PARTITA STORICA – I ricordi di Sandro Mazzola risalgono alla prima sfida in famiglia: «Per me Inter-Lazio ha un sapore particolare perché io avevo mio fratello che giocava nella Lazio. Quella volta che sono andato a Roma per giocare contro la Lazio, siamo andati in campo e ci siamo guardati come per voler dire: “Ma come facciamo uno contro l’altro?”. Ed è stato molto bello, perché come aveva la palla uno l’altro guardava dall’altra parte e gli lasciava fare quello che voleva».
GUIDA DALLA PANCHINA – Mazzola mette pressione all’allenatore nerazzurro: «Deve essere bravo Antonio Conte. Molto bravo Conte, perché ti viene da dire: “Porca miseria, adesso cosa facciamo?”. Deve essere l’allenatore che ti prende la testa e ti convince che tu sei più forte. Che è stato un caso particolare. Solo lui lo può fare. È l’Inter che deve beccare Ciro Immobile e immobilizzarlo! E cominciare a mettergliene uno davanti e uno dietro, in modo che non gli diano la palla. Poi, dopo, il resto si può fare. Pronostico? Penso ma non dico!».
REAZIONE NECESSARIA – L’appannamento di Romelu Lukaku e Lautaro Martinez non preoccupa troppo Mazzola: «Secondo me, quando succede questo, quando arrivi al campo di allenamento devi guardare i tuoi compagni e poi guardare il campo. A quel punto pensare: “Adesso gli faccio vedere io! Con tutti i miei compagni vado a rompere le scatole a tutti gli avversari”. Questo è quello che devono fare! Hanno la personalità per farlo, ce l’hanno. Basta tirargliela fuori».
COME BARELLA – Infine, Mazzola si sofferma sul giocatore interista del momento: «A me Nicolò Barella piace. Quando vedo che vuole la palla dico: “Questo è quello che fanno i giocatori forti, i giocatori grandi”. Perché vedi che insiste, che guarda il compagno per dirgli di passargliela dove la vuole e gli fa vedere dove la vuole. Favoloso! In alcuni dribbling mi riconosco in Barella. Quando arriva a dieci metri dall’area che vuole esagerare… Facevo anche io qualcosina del genere!».
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