Marotta: «Stadio, troppa burocrazia! Situazione di stallo. Curva? Prevenire»

Si è appena concluso il lungo intervento di Marotta a Rai Radio 1. Durante il programma Radio anch’io Sport l’Amministratore Delegato dell’area sportiva dell’Inter ha completato il suo discorso sullo stadio e quanto avvenuto contro la Sampdoria. Qui le parole su su Lukaku (vedi articolo) e il mercato (vedi articolo).
NUOVO STADIO – Giuseppe Marotta si allinea alla volontà dell’Inter sul Meazza: «La fotografia intanto generale è che siamo il fanalino di coda e continuiamo dietro. Ci sono solo quattro stadi di proprietà, che hanno un’età media di sessant’anni. Al di là della precarietà e delle problematiche di sicurezza lo stadio, inteso come asset della società per aumentare i ricavi, è una situazione molto negativa. Avete seguito le difficoltà burocratiche: bisognerebbe avere un iter un po’ più fluido, invece che impattare su queste burocrazie. La situazione è di stallo, la sta seguendo Alessandro Antonello, spero che si possa risolvere».
QUESTIONE CURVE – Marotta torna sui fatti avvenuti in Curva Nord durante Inter-Sampdoria: «Innanzitutto io non voglio parlare in questo caso di repressione, che è uno strumento veramente estremo, ma di prevenzione. Significa creare un fenomeno di cultura maggiore rispetto a oggi, dove lo stadio risulta essere ancora un’arena dove ci si scontra. Deve essere un luogo di aggregazione, questo fa parte della nostra società civile. Purtroppo spesso questi valori vengono messi da parte, colpa anche di questa gioventù che ha perso i valori. Noi, che siamo più saggi, dobbiamo inculcare attraverso i mezzi a nostra disposizione che lo sport è un fenomeno di aggregazione sociale».