Marotta: «Scudetto un’emozione forte. Conte vincente, lo ha dimostrato»
Giuseppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter, continua a festeggiare lo scudetto conquistato da Antonio Conte. Ecco le parole del dirigente nerazzurro a “La Domenica Sportiva”.
GRANDE EMOZIONE – Giuseppe Marotta continua a godersi lo scudetto conquistato dall’Inter, il diciannovesimo. Ecco le parole dell’amministratore delegato, in collegamento con “La Domenica Sportiva”: «Da domani saremo più rilassati e riusciremo a gustarcelo in modo migliore. Ma sono emozioni forti ed è giusto viverle con quell’apparente stanchezza che arriva verso sera. Credo che il destino di una squadra sia legato all’allenatore, e gli allenatori vincenti sono particolari. Hanno un carattere molto forte, una personalità chiara e definita. Conte sapevo che era un allenatore vincente e l’ha dimostrato. Quelle che a tanti sembravano esternazioni polemiche, in realtà per noi erano stimolanti. Da questo punto di vista preferisco avere a che fare con un allenatore “difficile” piuttosto che un allenatore tranquillo e aziendalista che non vince».
RAPPORTE TECNICO – Marotta non nasconde il confronto avuto con Antonio Conte la scorsa estate. E lo usa come esempio di come si imposterà il futuro dell’Inter: «C’è stato un confronto molto schietto tra lui e i dirigenti. Abbiamo detto quello che nella precedente stagione non funzionava, ha elencato quello che non andava bene, in un colloquio molto franco. Abbiamo ricominciato questa nuova stagione con l’intento di regalarci e di regalare ai tifosi una grande soddisfazione. Non immaginavamo di poter vincere con questa apparente facilità, non dimentichiamoci che mancano ancora quattro partite alla fine della stagione. Il ruolino di marcia di Conte è straordinario».
FUTURO – Inoltre Marotta non ha dubbi sulla permanenza di Conte all’Inter: «Il Conte-pensiero è il nostro: godere di questo straordinario momento, l’Inter ne aveva bisogno da tanto. Negli ultimi dieci anni sono cambiate tre proprietà e tanti allenatori. Ci voleva per forza qualcosa di straordinario come lo scudetto, e una certa stabilità che siamo riusciti a trovare. Questo è il momento di godere di ciò che è stato fatto. A tempo debito è giusto sedersi e confrontarsi, è quello che fanno tutte le società a fine stagione. È il momento in cui si inizia a impostare la stagione nuova. Io sono certo che Antonio Conte si trova bene all’Inter e spero si possa continua assieme».
OBIETTIVO – Anche il futuro di Marotta avrà ancora le tinte nerazzurre. Il prossimo obiettivo, infatti, è vincere il ventesimo scudetto, che varrebbe la seconda stella. Ecco le sue parole: «Sono arrivato all’Inter a dicembre 2019, la proprietà ha illustrato un programma ambizioso e ha assecondato le indicazioni di Conte. Come sapete, è un allenatore vincente e quindi voleva avere un programma chiaro. Questo è un ciclo che è iniziato, che tutti vorremmo potesse continuare. Quest’anno abbiamo vinto il diciannovesimo scudetto, il prossimo potrebbe essere quello della stella: è uno stimolo, un sogno inedito. Era già un sogno poter vincere così velocemente: non dimentichiamoci che, in due anni, Conte ha centrato una finale di Europa League e uno scudetto. Sarebbe bello continuare insieme, io sono felice di stare all’Inter: sono a Milano, sono lombardo, più di così?».
DIFFERENZE – Infine, Marotta spiega le differenza tra le ultime due società in cui è stato: «Io credo che la storia di Juventus e Inter sia importante. Quando sono arrivato all’Inter, senti differenza per il semplice fatto che negli ultimi anni ci sono state tre proprietà e tredici allenatori. Bisognava portare stabilità, e siamo riusciti, sia con Alessandro Antonello, sia con Antonio Conte, a dare stabilità a questa società. Direi che, come ha sottolineato Conte, quando è arrivato c’è un gap da colmare. E il gap lo colmi quando riesci a migliorare tutte le performance. La differenza che ho trovato in Conte è l’esperienza che ha accumulato in questi anni, oggi è molto attento a tutti i particolari».