Marcolin: «Inter, a Porto serve reggere i primi 20′! Rigore? Un ricordo»

Marcolin ha fatto da assistente di Mancini all’Inter nella stagione 2007-2008, vincendo la Serie A. In tal senso, ha ricordato un episodio simile a quello di venerdì sul rigore fra Lautaro Martinez e Lukaku. Da Sunday Night Square, su DAZN, l’ex centrocampista parla anche della partita di martedì col Porto.
DECISIVA – Dario Marcolin segnala le insidie di martedì sera: «A Porto sia la Juventus sia la Roma hanno lasciato delle qualificazioni. A Porto vai là e ci sarà la pressione dello stadio i primi dieci-quindici minuti: come personalità deve dare una risposta. Saranno presi di mira, l’Inter deve venire fuori dai primi quindici-venti minuti che inizia un’altra partita. Poi deve trovare delle risposte: l’ha fatto a Barcellona e lo deve fare anche martedì sera».
IL RENDIMENTO – Dopo aver parlato di Porto-Inter, Marcolin si sposta sulla rosa: «Hakan Calhanoglu e Henrikh Mkhitaryan sono i giocatori che hanno tenuto il centrocampo di questa squadra: è mancato Marcelo Brozovic, Nicolò Barella è andato a corrente alternata. Sei gol subiti in casa e ventiquattro fuori, eppure è la stessa squadra e col Lecce aveva sempre tenuto il piede con l’acceleratore. Il rigore sbagliato? Anche quando noi eravamo all’Inter con Roberto Mancini, stagione 2007-2008, col Siena doveva batterlo Julio Ricardo Cruz, Marco Materazzi prende la palla in mano perché l’aveva battuto col Siena l’anno prima vincendo il campionato e lo sbaglia».