Mondo Inter

Marcolin: «Due hanno tenuto Inter in partita! La mentalità fa la differenza»

L’Inter batte il Torino a San Siro con un gran gol di Brozovic all’89’ (vedi report). Marcolin si interroga sui due volti della squadra di Inzaghi individuando il fattore che ha fatto la differenza. Di seguito le sue dichiarazioni a DAZN

DIFFERENZA – L’Inter respira dopo le due sconfitte con Milan e Bayern Monaco tornando ai 3 punti a San Siro contro un ottimo Torino. Dario Marcolin si interroga sui due volti della squadra di Simone Inzaghi: «Il gol di Brozovic ha ribaltato le sorti di questa gara, senza mettere in discussione la prestazione del Torino che con le grandi gioca a viso aperto. È ovvio che c’è da interrogarsi su un’Inter dai due volti: quello del primo tempo e quello del secondo tempo. Il gol è stata una liberazione, nel secondo tempo sono salite le prestazioni dei singoli. Un grande Lautaro Martinez e un grande Handanovic hanno tenuto la squadra in partita. Oggi il pallone sembrava pesante poi la personalità ha fatto la differenza in una partita in cui affrontavi il Torino che non ti lascia giocare e appena può riparte. La piccola differenza la fa Brozovic ma anche la mentalità dell’Inter».

EPISODIO E LEADERSHIP – Marcolin commenta poi l’unico episodio arbitrale degno di nota della sfida tra Inter e Torino nonché la leadership di Lautaro Martinez: «Il rosso tolto a Sanabria? Quando salta guarda la palla, forse apre troppo il braccio. Tutti e due (Sanabria e Calhanoglu, ndr) guardano il pallone e come gesto gli viene da aprire il braccio. Var benedetto in questi casi. Lautaro Martinez è l’anima di questa squadra, fa benissimo la fase offensiva ma si adopera anche nella fase difensiva. Non molla mai un centimetro e questi sono gli atteggiamenti che la gente premia con gli applausi. In questo momento sta prendendo la leadership dell’attacco».

CATTIVERIA – Per finire, un commento sulla principale difficoltà dell’Inter: «La forza dell’Inter la scorsa stagione era quella di segnare e poi difendere bene. Quest’anno il problema dell’Inter è stata la fase difensiva, credo che la cattiveria nel difendere non era tanto di reparto ma più del singolo nella marcatura. Credo che abbiamo parlato di quello nella riunione di giovedì: della cattiveria, dei duelli e della voglia di difendere come un tempo. L’Inter in questo inizio di campionato penso abbia pensato più ad attaccare che a difendere».

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