Marchetti: «Inter, Skriniar nuovo acquisto: adesso ‘battaglia’»
Luca Marchetti ha parlato anche del mercato estivo dell’Inter che ha deciso di dire no alle offerte del PSG per Milan Skriniar.
MERCATO ESTIVO – Queste le parole su Sky Sport 24 da parte di Luca Marchetti sul mercato estivo del Milan e dell’Inter. «È un percorso conservativo perché, se tu vai a guardare negli undici titolari, le due milanesi di fatto fanno uscire un giocatore: Perisic da una parte, in scadenza di contratto, e Kessie dall’altra, anche qui in scadenza di contratto, e fanno entrare due titolari. Lukaku da una parte e De Ketelaere dall’altra, con delle operazioni di mercato completamente diverse. Lukaku lo abbiamo definito quasi un colpo di magia: ceduto a oltre cento milioni di euro e ritornato in prestito…».
TERAPIA CONSERVATIVA – Poi Marchetti ha aggiunto sul club nerazzurro. «L’Inter fa una terapia conservativa. Aveva delle esigenze economiche assolutamente diverse da tutte le altre squadre. È riuscita a trattenere i big. E lo dobbiamo considerare un nuovo acquisto Skriniar. Adesso ci sarà la battaglia, fra virgolette, del rinnovo di contratto perché se ne potrebbe andare a zero. Ma l’Inter mantiene l’ossatura della passata stagione e inserisce dei giocatori in più nella rosa, oltre Lukaku, in quelle zone potenzialmente, almeno secondo noi, poteva aver sofferto. Secondo portiere, il vice Brozovic, il vice Calhanoglu… Tutti giocatori che allargano la rosa e che consentono a Inzaghi di avere la possibilità di scelta più ampia possibile».
NECESSITÀ – Marchetti ha concluso. «E l’Inter riesce in qualche modo a sopperire alle necessità economiche che aveva all’inizio mercato. Ti ricorderai il famoso +60 e il -15% monte ingaggi, cedendo giocatori che formalmente non hanno mai vestito la maglia della Prima Squadra dell’Inter. Casadei 20 milioni di euro al Chelsea, Pinamonti 20 milioni di euro al Sassuolo, altre cessioni tipo Di Gregorio con l’obbligo di riscatto, in caso di Serie A. L’Inter voleva rimanere competitiva e quindi c’è stata una sintesi anche, secondo me, con alcune frizioni all’interno fra le necessità economiche, e quindi della proprietà, e le necessità tecniche quindi della squadra».