Mondo Inter

Marchetti: «Inter, campanello d’allarme. Inzaghi, come puoi dire…»

Luca Marchetti ha parlato dell’Inter a seguito della sconfitta in casa contro la Juventus, del futuro di Simone Inzaghi (e non solo).

DIFFICOLTÀ – Queste le parole da parte di Luca Marchetti, nel corso de L’Editoriale su TMW Radio, sulle difficoltà di Inter e Milan. «Tutto quello che abbiamo detto è una parte che poteva essere di buona lettura nei primi passi falsi che hanno avuto Inter e Milan in questo periodo ondeggiante. Errare è umano, ma perseverare è diabolico e se continui a sbagliare significa che non riesci ad attaccare la spina. Una lettura l’ha data Cambiasso, ha detto che in alcune partite manca quella qualità sulla trequarti che ti permette di avere la superiorità numerica. Contro squadre che si chiudono Inter e Milan fanno fatica. A Napoli per esempio non manca chi salta l’uomo e questo aiuta anche a vincere le partite contro le piccole».

DIFFERENZA – Marchetti sulla vittoria della Juventus in casa della squadra nerazzurra. «La Juventus nonostante non faccia un calcio entusiasmante, nonostante le sue difficoltà è stata molto più efficace dell’Inter. Ha giocato una gara accorta, cercando di chiudere gli spazi all’Inter per ripartire poi in velocità. I nerazzurri mi sono sembrati confusi e imprecisi nei dettagli e questo fa la differenza nelle grandi partite. Per me questo è il vero campanello d’allarme in casa Inter, devono ritrovare quella precisione nei dettagli che fa tutta la differenza. Vedi il gol di Kostic, c’è stato un errore madornale di Dumfries e una posizione discutibile di Onana. Se analizziamo la prestazione senza gli episodi credo che l’Inter debba soffermarsi su questi dettagli. In vista soprattutto della sfida col Benfica, che tutti volevano al sorteggio, ma di certo non sarà una passeggiata».

ALLENATORI – Marchetti sulla situazione relativa ad Antonio Conte al Tottenham e ad altri allenatori, compreso Simone Inzaghi all’Inter. «Di Conte si parla molto in Inghilterra, a noi non risulta che sia ai titoli di coda ma questo non vuol dire che non ci sia la turbolenza. In queste ore dovrebbe esserci un confronto, lui ha già detto che non ce l’aveva con la società ma con i giocatori. Lui ha sempre questi sfoghi prima di un addio. Se ci sono cose che non vanno bene a lui decide di andar via, è quello che ha fatto anche all’Inter. In questo momento però è presto per il mercato degli allenatori, chi cambierà lo farà per i risultati di questa stagione e al momento sono tutte in ballo. Secondo me in Inghilterra non cambiano, oggi come puoi dire se Inzaghi resta o meno, se vince la Champions lo mandano via? Spalletti se vince tutto rimane o no? Come fai a dire se rimane o meno Allegri? E poi ci sono tanti allenatori importanti liberi, bisognerà capire quale sarà il loro mercato».

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