Marani: «Inter umile, Conte cambiato dopo errori iniziali. Parto da Skriniar»
Marani – giornalista di “Sky Sport” -, ospite a “Il calcio è servito” su Sky Sport 24, commenta il nuovo equilibrio della Serie A dopo la vittoria dell’Inter contro la Lazio. I complimenti sono per Conte, soprattutto per il lavoro fatto su alcuni singoli nerazzurri. A partire da Skriniar
SVOLTA STAGIONALE – Il primato nerazzurro in classifica permette una riflessione a Matteo Marani: «La parola è “svolta”. Siamo davanti al cambiamento di questa stagione. Ma la partita più dura per l’Inter non è quella di ieri bensì la prossima. Il Milan nel derby potrà rilanciarsi. Erano dieci anni che l’Inter non era in testa nel girone di ritorno. La svolta la vedo addirittura già da Firenze, perché vincere lì non era scontato nonostante tutto. Contro la Lazio, che era la squadra più in forma del campionato e che ha sbagliato l’approccio tattico pur facendo una buona prestazione, vincere è molto importante. Però dobbiamo capire i valori delle squadre. Inter e Juventus sono le squadre più forti della Serie A. E l’Inter non avrà le coppe, che sarà un ulteriore vantaggio. Antonio Conte è stato preso per vincere il campionato. La distanza di +8 dalla Juventus non è ancora decisiva, ma con quella rosa Andrea Pirlo sarebbe dovuto essere più in alto».
UMILE E CONSAPEVOLE – Marani sottolinea la crescita nerazzurra: «L’Inter ha difeso benissimo ieri. La Lazio è caduta nel suo tranello, che l’ha aspettata e poi è ripartita. L’episodio del primo gol cambia la partita. Ma il rigore non è in discussione. E lo dico pure a Simone Inzaghi. Gli allenatori dovrebbero fare un fioretto e non parlare di arbitri. Conte è il fattore che sta cambiando l’equilibrio di questo campionato. A inizio stagione ha sbagliato, anche a livello di comunicazione. E per l’insistenza sul trequartista. Ora sta dando molto alla squadra e sta dando un miglioramento complessivo all’Inter. Parto da Milan Skriniar, che è adattato in quel ruolo. Così come Ivan Perisic basso. C’è un lavoro molte forte dell’allenatore a monte La crescita di Nicolò Barella porta la firma di Conte. Su Romelu Lukaku c’è poco da aggiungere. Diventa Lukaku se l’Inter gioca in un determinato modo, in ripartenza ma avendo l’umiltà di accettare che l’avversario arrivi. L’Inter contro la Lazio ha avuto la forza di aspettare, prima non ce l’aveva. L’Inter ha unito umiltà e consapevolezza. Quella di ieri è una vittoria di maturità».